Camminata notturna in vetta per salutare l’anno che inizia

C’è chi si tuffa nel lago gelido, c’è chi opta per un cenone comodamente seduto al ristorante in buona compagnia, c’è chi brinda in piazza e c’è chi, invece, il primo gennaio decide di alzarsi quando la maggior parte delle persone è andata a dormire da poco perché ha festeggiato l’arrivo del nuovo anno fino a notte fonda. Parliamo di quel gruppo di persone che il primo giorno del nuovo anno punta la sveglia quando è ancora buio pesto e, in compagnia di qualche amico, prende la strada tortuosa che si arrampica sul Monte Generoso, direzione alpe di Mendrisio.
Da là ogni primo gennaio verso le 6.30 di mattina un gruppo sempre più nutrito di persone si incammina verso la vetta del Generoso. Pila frontale sulla testa (o la più classica in mano) decine di persone affrontano la salita con l’obiettivo di guardare la prima alba dell’anno in vetta. Non tutti si conoscono, ma questa è ormai una tradizione che si ripete da anni, e anche chi non ha legami di amicizia ormai si riconosce e si saluta.
L’aperitivo nello zaino
La salita dura poco più di un’ora (ma ognuno va al suo ritmo e la durata è variabile, dipendendo anche dal numero di pause per chiacchierare o scattare qualche fotografia). L’essenziale è essere in cima per quando spunta il sole dal Bisbino verso le 7.45 (o poco prima, perché è in quel frangente che il cielo, se privo di nuvole, si dipinge dei colori più suggestivi).
Una volta giunti a destinazione, dallo zaino dei camminatori spunta di tutto: bottiglie di spumante, vino, salumi, pane, formaggio. Ma naturalmente anche tè caldo. Di solito l’aperitivo inizia presto e si protrae per buona parte della mattina. Oggi però è durato meno, complice un meteo non proprio ideale.
Seppur con tempi meno generosi del solito, anche questo primo gennaio quella che ormai può essere considerata una tradizione è stata rispettata nella sua integralità. A un certo punto c’è quindi chi si è spostato verso la zona nota come Tira l’öcc, per un ulteriore brindisi davanti a un panorama leggermente diverso.
Anche oltre 100
A causa del meteo sfavorevole (nebbia e una pioggerella costante hanno fatto da contorno alla mattinata), oggi alla tradizione hanno aderito meno escursionisti del solito. In vetta di primo mattino ce n’erano una ventina. Ma negli anni scorsi le persone radunate in cima per salutare il primo sole del nuovo anno sono state anche circa 120. Tanto che il perimetro limitato della vetta del Generoso non riusciva ad accoglierle tutte insieme, costringendo alcuni gruppetti a brindare nelle immediate vicinanze.
La cima si spopola progressivamente con il passare delle ore. Non prima di un augurio a rincontrarsi allo stesso posto e alla stessa ora il primo gennaio successivo. L’aperitivo ad alta quota per molti sarà seguito dal classico pranzo di Capodanno. C’è chi quindi lo affronterà desto da poco e c’è chi invece dopo una camminata al buio, a diverse ore dalla sveglia.