Luganese

Campione batte Arogno al Consiglio di Stato

Masseria di Sant'Evasio: all'enclave il primo round dello scontro legale con il Comune ticinese – Secondo il Governo, l'ordine dato all'amministrazione italiana di mettere in sicurezza il complesso rurale di sua proprietà non era abbastanza chiaro e motivato
Nella foto una veduta interna della masseria in territorio di Pugerna. © Ti-Press
Bernardino Marinoni
05.12.2023 06:00

Non tutto il male vien per nuocere, forse. E se il Consiglio di Stato, con sentenza del 29 novembre, ha accolto il ricorso del Comune di Campione contro l’ordine di Arogno di mettere subito in sicurezza la masseria di Sant’Evasio, proprietà dell’enclave in territorio di Pugerna, forse c’è ancora uno spiraglio per un dialogo fra i due Comuni litiganti. Ma partiamo dalla decisione del Governo che, come riferisce l’avvocato di Campione Emanuele Verda, «ha statuito che l’ordine e le misure disposte dal Comune di Arogno non erano chiare, né precise, e nemmeno comprovavano una situazione di pericolo di crollo, non fornendo alcuna minima informazione sulle parti dell’edificio ritenute pericolanti e non menzionando quali misure sarebbero state indispensabili per la manutenzione della struttura. In sostanza, un ordine generico tale da non poter essere esaminato da un profilo di legalità, proporzionalità e interesse pubblico: da qui la necessità di annullarlo». Gli atti saranno resi al Municipio di Arogno «affinché proceda ad un accertamento oggettivo, completo e in contraddittorio». Il Comune ticinese ha sempre la facoltà di ricorrere al Tribunale cantonale amministrativo, ma è sicuro che nei prossimi giorni, da parte di Campione, si cercherà un nuovo abboccamento con Arogno. Non solo per la questione della sicurezza della masseria – un complesso di oltre 111 mila metri quadrati con edifici rurali che nel tempo sono stati accorpati in un nucleo comprensivo del rudere di una chiesa forse risalente all’epoca longobarda - ma soprattutto per una nuova ipotesi di collaborazione fra i due Comuni.

Un progetto misterioso, per ora

Ne è convinto il sindaco Roberto Canesi, che sul piatto della bilancia pone l’interesse di un gruppo con base in Ticino all’acquisizione della masseria, con un obiettivo preciso: la completa ristrutturazione del complesso e il suo rilancio in un’orbita, inedita, giovanile. Canesi si lascia sfuggire la parola «campus» e ciò significa che, per quanto la trattativa sia ancora in corso, le idee sono chiare. «La destinazione dovrebbe andare bene anche ad Arogno, con cui dovrà comunque essere condivisa – dice il sindaco di Campione – per ridare vita ad un’area che così conserverebbe le proprie testimonianze di storia e cultura». In effetti non si tratterebbe più di puntellare un tetto, per dire, ma di una completa ristrutturazione «nell’interesse di tutti». L’intimazione di Arogno, preceduta da una proposta di acquisto della masseria con un’offerta oggettivamente modesta (anche se nessuno più considera un’ormai antica stima di 3,7 milioni), non contemplava alcun progetto che invece, assicura Canesi, «ora c’è, e da parte di un gruppo affidabile». Non resta che parlarne insieme.