Il nuovo sindaco

«Campione d’Italia non ha tempo da perdere»

Roberto Canesi, eletto con il 61,5% dei voti, parla delle sfide che attendono l’enclave: il bilancio da presentare entro tre mesi, le speranze di riapertura del casinò e la necessità di creare un’economia non più così dipendente dalla casa da gioco - Si è votato anche a Valsolda
©CdT/ Chiara Zocchetti
John Robbiani
23.09.2020 06:00

Campione d’Italia ha fatto la sua scelta, e lo ha fatto in modo piuttosto chiaro. Roberto Canesi, con 1.007 voti (61,5%), è il nuovo sindaco dell’enclave. Molto staccato (630 voti, pari al 38,5%) il candidato di «Campione Rinasce» Simone Verda. Dopo due anni di commissariamento dunque il Comune torna ad avere una guida politica eletta democraticamente. Per Canesi la sfida sarà ardua. «Ardua, ma non impossibile», ci spiega.

«Guardiamo avanti, non indietro»
Campione da due anni - dalla chiusura del casinò - si trova in una situazione disperata. Famiglie finite sul lastrico (costrette a rivolgersi alle collette alimentari), un Comune in dissesto finanziario e una casa da gioco che nonostante i proclami difficilmente riaprirà a breve. Senza dimenticare il fatto che gli ex due sindaci sono sotto inchiesta. Come si è arrivati, chiediamo a Canesi, a questo punto? «È perché gli errori commessi sono stati tanti, ma noi anche in campagna elettorale abbiamo sempre affermato di non voler guardare al passato. Inutile andare a cercare le colpe dei singoli. Guardiamo avanti, non nello specchietto retrovisore. Ma non faremo gli stessi errori. Abbiamo un programma e lo porteremo avanti, anche perché Campione non può aspettare».

Novanta giorni per un bilancio
Nell’immediato futuro ci sono due scadenze importanti. A inizio novembre la Cassazione dovrebbe pronunciarsi sul ricorso inoltrato contro il fallimento del casinò. Poi c’è la questione dei bilanci comunali, che entro tre mesi dovranno essere approvati (altrimenti il rischio è che si torni di nuovo al commissariamento). «Sono abbastanza ottimista e credo che si riuscirà entro 90 giorni a trovare le soluzioni per il bilancio, ottenendo una piccola deroga da parte del Ministero. La parte ordinaria è già a posto. Ci sono però delle voci, che arrivano dal passato, che non sono compatibili con la situazione attuale e che andranno spalmate su più anni». Poi, appunto, c’è la questione del casinò. «È un nostro impegno cercare di aprire la casa da gioco al più presto, anche se su questo tema non possiamo dare garanzie a nessuno. Ma è un nostro impegno, anche perché sarebbe un assurdo avere una struttura del genere, tra l’altro difficilmente convertibile, e vederla vuota».

«Più integrazione con il Ticino»
È almeno un decennio - e dunque già quando il casinò era ancora aperto - che si discute della necessità di evitare una «monocoltura» in paese. Di rendere appunto l’economia dell’enclave non così dipendente dalla casa da gioco. Eppure - facciamo notare a Canesi - si è fatto poco. E si è fatto poco per invertire la tendenza anche durante i due anni in cui il casinò è restato chiuso. «Il compito del commissario era completamente diverso da questo. Sviluppare il paese è un compito nostro. Il casinò deve riaprire, ma contemporaneamente deve venir sviluppato il commercio e il turismo di Campione, collaborando con i comuni confinanti. E portando avanti una maggior integrazione di Campione nel territorio ticinese , che in passato c’è stata ma che forse non è mai stata concretizzata completamente».

Il curriculum
Nato a Milano 72 anni fa, laureato in economia aziendale, dal 1975 Canesi esercita la professione di commercialista a Campione, dove vive. È esperto contabile iscritto all’albo di Como, revisore dei conti, sindaco in diverse società italiane e ha seguito molte delle vicende tributarie che hanno riguardato il territorio dell’enclave. A queste elezioni guidava la lista « «Campione rinasce».

Cambio anche a Valsolda
Nei comuni italiani di confine si votava anche a Valsolda, dove Laura Romanò è stata eletta con il 70,94% dei voti, battendo dunque Mario Bonacina.

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