Caos FC Chiasso: «È colpa della vecchia proprietà»
(Aggiornato alle 13.25) Cosa succede al Riva IV? E, soprattutto, quanto è grave la situazione finanziaria del club rossoblù? A dare forma alle voci di corridoio degli ultimi giorni è stato il sindacato dei calciatori svizzeri SAFP. In sostanza, lo ricordiamo, ai giocatori del Chiasso - compagine di Promotion League - non sono stati versati gli stipendi di luglio e agosto. Ma anche i premi pattuiti per il finale della scorsa stagione. «Il quadro è molto complicato e difficile» conferma, da noi contattato, il presidente della SAFP Lucien Valloni. Per poi precisare che la sua associazione si è mossa per sollecitare sia la società di confine, sia l'ASF. L'allarme, nel dettaglio, è scattato a inizio settembre. Quando alcuni giocatori, in difficoltà economiche dopo più mensilità non percepite, si sono fatti avanti con il sindacato. Anche la direzione della Prima Lega - la sezione dell'ASF che controlla il campionato di Promotion League - è stata chiamata in causa. E così ne è nato uno scambio di informazioni tra le parti. FC Chiasso compreso, sì. Ebbene, il club rossoblù ha di fatto scaricato buona parte delle responsabilità sulla vecchia proprietà: la Soccer Future SA. In una lettera di precisazione inviata al Comitato di Prima Lega - della quale il Corriere del Ticino è entrato in possesso - le criticità emerse vengono giustificate nel modo seguente e in più punti: «1) In data 29 luglio 2022 la quota dì controllo di FC Chiasso 2005 SA è stata ceduta da Soccer Future SA a D&C Holding SA; 2) L'accordo di cessione prevede che tutti salari della stagione 2021-2022 ivi inclusi premi debbano essere versati dalla società cedente; 3) La società acquirente non è a tal proposito entrata nel merito dei premi non essendo di propria competenza, sicura che l'adempimento previsto venisse regolarmente rispettato dalla società cedente; 4) La società cedente non ha rispettato tale impegno non versando quanto dovuto e creando cosi un enorme problema dì cash flow a società acquirente e di conseguenza a FC Chiasso 2005 SA; 5) In questo momento FC Chiasso 2005 SA senza il versamento da parte di Soccer Future SA non ha la possibilità finanziare di saldare i premi avendo già pianificato diversamente il proprio piano finanziario fortemente intaccato dal mancato versamento di società cedente; 6) la società acquirente si è attivata tempestivamente per la riscossione del credito». Insomma, il passaggio dalla vecchia alla nuova proprietà rossoblù - rappresentata dall'ex Foggia Ninni Corda - avrebbe creato un cortocircuito finanziario. Un cortocircuito, aggiungiamo, peggiorato dall'impossibilità d'intervento della Prima Lega. Dal punto di vista legale e giuridico questa sezione dell'ASF non può infatti incidere su una competizione - almeno sulla carta - non professionistica. E quindi? Il FC Chiasso - leggiamo ancora - attende. «Tutto ciò premesso, consapevoli che gli impegni sottoscritti siano di competenza di FC Chiasso 2005 SA ma altrettanto fiduciosi che possiate comprendere la situazione sopra descritta, vi chiediamo di attendere la riscossione da parte di FC Chiasso 2005 SA dì quando a essa dovuto da Soccer Future SA». La situazione, nel frattempo, rischia però di peggiorare.
Il comunicato del club
A margine del comunicato della SAFP, il club ha deciso infine di prendere posizione, e lo ha fatto con un comunicato stampa: «Contestiamo integralmente quanto asserito nel comunicato di SAFP. Nonostante il mancato rispetto da parte della vecchia proprietà degli impegni finanziari assunti in favore del club, sottoscritti contestualmente alla cessione, i pagamenti verso i dipendenti sono stati e saranno effettuati nel completo rispetto dei termini di legge, fermo restando gli obblighi di fedeltà e correttezza che ogni dipendente è tenuto a mantenere verso il proprio datore di lavoro e che purtroppo sono venuti a mancare in alcuni casi specifici».
Relativamente ai premi della scorsa stagione, il club specifica che «anche questo onere è di competenza della vecchia proprietà che, nonostante il termine di pagamento sia già scaduto, non ha ancora ottemperato ai propri impegni». E per questo il Football club Chiasso specifica che nei confronti di Soccer Future SA sono state avviate «le procedure legali necessarie per il pagamento di quanto dovuto».
«Nessun boicottaggio»
«Calciatori e collaboratori attualmente dipendenti del club non hanno mai minimamente paventato di boicottare la propria attività lavorativa, anzi tutti stanno svolgendo la propria mansione con il massimo impegno professionale come dimostrano i recenti risultati sportivi», evidenzia il club. Il quale specifica: «Una conferma è arrivata, a nome della squadra, dal capitano Federico Gentile: ”Sono sorpreso da quanto letto nel comunicato del SAFP relativamente ai salari: i nostri diritti sono sempre stati rispettati e nessuno ha mai pensato di venir meno ai propri obblighi lavorativi"».