Capriasca e Lugano unite per l'agricoltura
Se si dovesse indovinare dove si sta sviluppando un progetto innovativo per l’agricoltura, Lugano non è probabilmente il primo nome che verrebbe in mente. Eppure, eccoci qua. Quello che stiamo per presentarvi, afferma Marcello Martinoni, è infatti «una prima in Ticino, forse la quarta in Svizzera». E riguarda proprio Lugano, soprattutto la Val Colla, assieme a Capriasca. È il Piano di sviluppo dello spazio rurale (PSSR) - ribattezzato progetto AgriTer per l’occasione - che i due Comuni si apprestano a compilare e che sarà presentato mercoledì prossimo a Tesserete (vedi in fondo). «Capriasca e Lugano intendono dotarsi di un nuovo strumento che dia una visione trasversale e partecipativa dei bisogni del territorio».
Non è uno strumento settoriale
Più in concreto, si sta lavorando un progetto pianificatorio che dia un’indicazione d’insieme su cosa si potrebbe fare per garantire un futuro a questa fetta di territorio. Un indirizzo che avrà un occhio di riguardo per l’agricoltura. Ma non un occhio esclusivo. La differenza può sembrare sottile ma è fondamentale. Ancora Martinoni, direttore di Consultati e progettista diAgriTer: «Anche se AgriTer resta uno strumento di politica agricola, la nostra intenzione è di lavorare con tutti i portatori d’interesse». Dai professionisti, agli agricoltori per hobby, a chi queste aree le vive per svago e per turismo. Anche per risolvere i conflitti. Per esempio: quella nuova strada forestale necessaria a meglio lavorare le terre la si potrebbe progettare pensando anche che verrà usata da chi va in mountain bike. Lo scopo è insomma pure quello di risolvere conflitti riguardanti i diversi usi del territorio.
Un Forum il suo cuore pulsante
«Per lo sviluppo di un settore agricolo forte e solido - si legge in una nota stampa - è fondamentale definire una strategia che consideri le diverse attività che si svolgono sul territorio (in ambiti quali: agricoltura, selvicoltura, tutela e valorizzazione della natura, attività del tempo libero, turismo)». Sarà questo il cuore di AgriTer, e a farlo pulsare sarà il cosiddetto Forum. Una sorta di parlamentino, spiega Martinoni che sarà costituito da una quarantina di persone rappresentativo di tutti i portatori d’interesse: dall’agricoltore al cittadino che vuole vedere un bel paesaggio fuori dalla sua finestra. L’intenzione è di comporlo entro fine anno. Sarà il Forum, con il coordinamento di specialisti quali Martinoni, a stilare il PSSR, Ci vorrà verosimilmente un anno, un anno e mezzo. Il processo sarà inoltre fortemente partecipativo, perché così ha voluto la Confederazione nel disegnare i confini dei PSSR. In questo senso vi è già stata una serata settimana scorsa con gli agricoltori e giovedì toccherà ai Patriziati, principali proprietari terrieri nell’area interessata. La prima serata, dice Martinoni, è andata bene. «C’era una buona affluenza fra professionisti e hobbysti. Per noi è una buona notizia perché così possiamo interfacciarci con il settore nel suo insieme». In questa «fase zero» non è ancora tempo di proposte, quanto di capire gli umori, i problemi e le necessità. Una volta fatto questo lavoro si potrà «definire una strategia globale corredata da misure concrete». In questo senso il PSSR si occuperà di temi grandissimi (una ricomposizione particellare può essere utile? Come possiamo aiutare chi vuole fare vendita diretta?) e altri più puntuali (serve un hangar per gli attrezzi condivisi? Dove lo mettiamo?).
Chi c’è dietro
Nel progetto AgriTer oltre a Capriasca e Lugano sono coinvolti anche Cantone e Confederazione. Una volta che il PSSR sarà completato e approvato, i progetti che lo rispetteranno potranno godere di importanti contributi federali.
L'appuntamento
Il progetto AgriTer richiede anche la partecipazione dei cittadini interessati. Pertanto per chi volesse avere delucidazioni o dire la sua (e abita in Capriasca o nei quartieri diCadro,Sonvico, Villa Luganese o Val Colla) l’appuntamento è per mercoledì 20 novembre alle 20 all’ex caserma di Tesserete (via Contessa Grassa). L’obiettivo della serata, scrivono gli organizzatori: «è raccogliere pareri e suggerimenti dalla cittadinanza e dai diversi portatori d’interesse».