Capriasca e Val Colla: il rilancio in 30 idee

Trenta progetti su cui puntare per valorizzare le enormi potenzialità turistiche - ancora spesso inespresse - della Capriasca e della Val Colla. Lugano Region e i Municipi di Lugano e Capriasca hanno presentato ieri lo studio, elaborato dalla Flury&Giuliani di Zurigo, che individua appunto trenta iniziative che, da oggi al 2030, potrebbero trasformare l’area verde a nord della città in un vero fiore all’occhiello turistico, paesaggistico, economico e culturale. C’è la volontà per esempio di sviluppare un percorso in media valle con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità e le risorse che caratterizzano il territoirio e le sue radici. Un percorso in grado di fare da filo conduttore tra i nuclei dei villaggi e che possa integrare progetti come il bed&breakfast di Scareglia o il ponte sospeso (tibetano) Treciò-Insone.
Ristrutturare Casa Cattaneo
Lo studio è stato presentato dal sindaco di Lugano Marco Borradori, dal municipale di Capriasca Lorenzo Orsi e dal direttore dell’ente turistico Alessandro Stella. Importantissimo, è stato spiegato, sarà realizzare il ponte di Spada, che collegherà Cagiallo e Dino. A quel punto Casa Cattaneo (non distante dal ponte) diventerebbe un punto di riferimento importantissimo. L’idea è di ristrutturare la villa e consacrarla a centro di competenza per la biodiversità e l’etnobotanica, con particolare attenzione alle varietà di mele presenti in Capriasca. E in questo contesto andrebbe valorizzato anche il sentiero del melo, consacrandolo a percorso escursionistico scientifico, produttivo e divulgativo. Si vorrebbe anche sviluppare le attività didattiche all’incubatoio piscicolo a Maglio di Colla.
Trekking equestre
L’Associazione Tarpan (Scuderia San Lucio) intende promuovere lo sviluppo del trekking equestre esperienziale, attraverso escursioni di gruppo. Ma poi c’è anche il progetto di bike sharing e mountainbike touring, orientato a turisti che intendono scoprire la media e alta valle partendo da strutture ricettive del fondo valle o in città.
Campeggi e difesa dei negozi
Si punta anche a potenziare le possibilità di accoglienza all’aperto (campeggi, aree camper). Il gestore «Ecoyurta» (di Maglio di Colla) intende per esempio sviluppare delle «Tiny houses». Ma si vuole anche - in collaborazione con l’Ente regionale di sviluppo, mantenere una presenza ben distribuita di piccoli negozi di beni di prima necessità. E, come già accennato, si sostiene la realizzazione di un bed&breakfast a Scareglia, importantissimo vista la carenza di strutture d’accoglienza in Val Colla. Il patriziato vorrebbe poi utilizzare due piccole strutture a scopo turistico nella media e alta valle, seguendo il filo logico della transumanza che porta fino all’Alpe Pietrarossa.
Il convento del Bigorio
Importante, secondo lo studio, sarà mantenere (e se possibile sviluppare) l’attività seminariale e ricettiva del Convento del Bigorio e consolidare la struttura sportiva polivalente di Bogno.
San Lucio e cultura in vetta
Senza dimenticare la ristrutturazione della capanna del San Lucio e il progetto «messa in scena della montagna», che vorrebbe, tra agosto e ottobre, realizzare rassegne musicali, artistiche e gastronomiche sulle cime del Luganese.
Il rifugio Piandanazzo
Grande potenziale potrebbe avere anche il rifugio forestale Piandanazzo. Potrebbe essere rinnovato dal Consorzio Valle del Cassarate, che sogna una struttura ricettiva e un museo.
Il parco naturale del Camoghé
Torna in auge il progetto del parco naturale del Camoghé, da portare avanti anche con i Comuni del Bellinzonese (e di cui si parla dal 1994).
Il potenziale dello sport
Importantissimo sarà promuovere la regione come una terra di sport. Già oggi sono presenti l’Arena sportiva Capriasca e Val Colla e in futuro si potrebbe migliorare l’offerta al centro Cadro Panoramica e creare alloggi per sportivi (vista la vicinanza con Cornaredo e il futuro centro sportivo del Maglio). Grande potenziale è stato intravisto nello Scenic Trail.
Tradizioni da non perdere
Si vorrebbero sviluppare anche alpeggi e agriturismi, che costituiscono un elemento importantissimo nella rete dei percorsi. Si vorrebbero ristrutturare la capanna e il ristorante Alpe Bolla, migliorare l’Alpe Pietrarossa, ripristinare la tradizione casearia all’Alpe Cottino e ristrutturare l’Alpe Corte di Certara.