Lugano

Cara tarantola, a noi due

Alla mostra sugli animali misteriosi, aperta fino al 27 gennaio al Centro esposizioni di Lugano, si può fare un corso per vincere le proprie paure – Siete pronti a prendere in mano grossi ragni e scorpioni? Gli organizzatori promettono: «Alla fine li troverete simpatici»
L’ultimo «capitolo» del corso è il contatto fisico con l’animale temuto. (Foto Vip reptiles)
Giuliano Gasperi
15.01.2019 18:00

Può un incubo diventare carino? Secondo l’erpetologo vodese Karim Amri – direttore della mostra sugli animali misteriosi aperta al Centro esposizioni di Lugano fino al 27 gennaio – sì. Per questo ha organizzato un corso ad hoc. Non importa quanto minacciosa sia la sagoma appuntita di uno scorpione o quanto siano grandi e pelose le agili zampe di una tarantola. Lo spavento che proviamo di fronte a queste creature – che la classica frase «tranquillo, ha più paura lui di te» non riesce minimamente ad attenuare – può essere cancellato. «Ragni, serpenti e squali sono oggetto delle maggiori paure al mondo – spiegano i promotori dell’esposizione – Queste fobie sono vere e proprie malattie, che però si possono curare. E la cura migliore è la fiducia in noi stessi, anche se inizialmente è quella che dobbiamo avere in chi ci aiuta a liberarci della nostra paura». L’equipe di «Animali misteriosi» lo fa da oltre vent’anni e giovedì 17 gennaio alle 12 – un mezzogiorno di fuoco, nonostante la temperatura esterna – sarà a disposizione di chi vorrà affrontare questo percorso interiore. «Ci basta meno di un’ora per riuscire a farvi avvicinare all’oggetto delle vostre paure e a farvelo perfino trovare carino – promettono gli organizzatori – Il tasso di riuscita è del cento per cento, anche con i casi più difficili». Anche se qualche nostro lettore avrà deciso di prendere il toro per le corna (costo di partecipazione: trenta franchi a persona) la domanda è più che legittima: come si svolge questo trattamento? Come viene organizzato fisicamente il «faccia a faccia» con i temuti aracnidi? Prima i partecipanti faranno un giro fra i terrari ascoltando le spiegazioni di Amri sulle caratteristiche degli animali e il loro modo di vivere: un approccio soft, mettiamola così. Successivamente, il direttore della mostra aprirà le teche, estrarrà alcuni esemplari e li farà camminare su di sé. «In questo modo la curiosità della persona che soffre di una fobia supererà la paura» spiegano sempre i promotori. L’ultimo passaggio è ovvio, non si scappa: stabilire il contatto fisico, toccare una creatura dalla quale fino a quel momento saremmo stati almeno a un paio di metri di distanza. Per alcuni, fra l’altro, vincere questa paura è una necessità. Parliamo dei poliziotti, pompieri e soccorritori ticinesi che nei giorni scorsi, sempre nell’ambito della mostra, hanno partecipato ad un corso specifico su come gestire gli animali velenosi. Lo scopo di Karim Amri e della sua squadra era preparare queste persone a comportarsi correttamente di fronte a ragni, serpenti, scorpioni o altre creature potenzialmente pericolose. A saperle prendere, anche carine.