Cari automobilisti ticinesi, ci saranno cambiamenti nel pagamento della Pedemontana
Novità in vista per gli utenti della Pedemontana, l'autostrada creata per velocizzare gli spostamenti a nord dell'area metropolitana di Milano fra le province di Varese, Como e Bergamo. Un'autostrada utilizzata, e pure parecchio, anche dagli automobilisti ticinesi – soprattutto per raggiungere l'aeroporto di Milano-Malpensa – e sin da subito «problematica» per via del pagamento dei pedaggi. L'A36, infatti, è soggetta a pedaggio esclusivamente con sistema elettronico free-flow. Un sistema di esazione, si legge sul sito ufficiale della Pedemontana, privo di caselli e barriere fisiche dove il passaggio del veicolo viene rilevato da apparecchiature tecnologiche, posizionate su appositi portali, che attraverso la targa del veicolo o l’apparato di bordo attribuiscono la classe volumetrica e determinano il pedaggio dovuto. Sin qui nulla di particolare, se non fosse che, quantomeno nei primi tempi, registrarsi sul portale o sull'App con targa svizzera era un'impresa.
Le cose, di per sé, nel frattempo sono migliorate. Anche grazie al Touring Club Svizzero che, a Rivera, ha aperto un centro per consentire ai ticinesi di pagare i vari passaggi. E alle implementazioni fatte su sito e App della Pedemontana per consentire a chi possiede un veicolo con targa svizzera di effettuare correttamente i versamenti, al netto della fetta sempre più ampia di ticinesi che dispongono di Telepass e simili. Tuttavia, sono ancora in tanti gli utenti del nostro cantone a utilizzare l'autostrada senza pagare o, peggio, dimenticandosi di farlo. In questo senso, la risposta a un'interrogazione che chiedeva spiegazioni proprio sul sistema di pedaggio dell'arteria, inoltrata dai consiglieri regionali del Partito Democratico Angelo Orsenigo e Gianmario Fragomeli, potrebbe aiutare e non poco i cosiddetti sbadati. «A partire dal 1. gennaio 2025 gli utenti dell’autostrada Pedemontana che non hanno sistemi automatici di pagamento riceveranno notifiche via email che ricorderanno loro di pagare il pedaggio prima che scada il termine dei 15 giorni dalla data di transito» si legge in una nota del Partito Democratico. «La prima sperimentazione di questo nuovo sistema sarà riservata agli utenti che hanno attivato un account per il pagamento online del pedaggio tramite sito web e App. Al termine di questa fase la società valuterà di ampliare il servizio per coloro che utilizzano l’App mediante l’invio di notifiche push, ovvero con un messaggio istantaneo che arriva direttamente sul proprio smartphone».
E ancora: «Nell’atto volevamo proprio sapere se da parte della società fosse stata presa in considerazione la possibilità di aggiornare l’applicazione inserendo una funzionalità che prevedesse l’invio di una notifica o di un messaggio che avvisasse gli utenti dell’avvicinarsi della scadenza dei 15 giorni per pagare il pedaggio, e se Regione Lombardia ritenesse potesse essere una soluzione da portare avanti» hanno spiegato Orsenigo e Fragomeli. «Oggi il problema per gli utenti di Pedemontana è che spesso non si rendono nemmeno conto di essere passati sotto le barriere del free flow, oppure, non pagando a stretto giro, se ne dimenticano. Altri, invece, non riescono a pagare tramite l’App, pur avendola installata, entro le due settimane, perché all’interno dell’applicazione non compaiono il transito sull’autostrada e il relativo pedaggio. Così, ogni volta, oltre alla tariffa, devono versare anche il sollecito, cioè gli oneri di accertamento. Avevamo suggerito a Regione Lombardia se non fosse il caso di pensare a una forma di messaggistica e ci è stato risposto che, appunto, hanno messo in cantiere le notifiche sugli smartphone».