Casa d'Italia venduta all'asta

Se l'è aggiudicata un imprenditore bellinzonese per sette milioni - Deluso il sindaco Carla Speziali
Venduti l'ex Consolato, Villa Igea e la Casa d'Italia, situate nel centro di Locarno. (foto scolari)
Red. Online
13.04.2015 18:20

LOCARNO - C'è grande delusione a Locarno per l'esito dell'asta che vedeva in vendita la Casa d'Italia, l'ex vice consolato e Villa Igea. I due lotti comprendenti queste strutture, messi in vendita dallo Stato della vicina Penisola, se li è infatti aggiudicati un noto imprenditore del Bellinzonese per un totale di circa sette milioni di franchi. Un prezzo che supera la base d'asta di complessivi 4,7 milioni, ritenuto però congruo dagli esperti del settore anche alla luce delle potenzialità edificatorie dell'area. Al momento, infatti, vige la zona di pianificazione «beni culturali protetti», con tutti i vincoli che ne conseguono. Ma la situazione dovrebbe sbloccarsi nel giro di un paio di anni e parte dell'area potrebbe così diventare ben più interessante dal punto di vista immobiliare. «Ho preso atto del risultato della procedura. Sono molto sorpresa dalle modalità utilizzate per l'asta, che è stata supersonica», commenta il sindaco di Locarno, Carla Speziali. Un sindaco deluso per la «mancata attenzione rivolta alle chiare richieste del Municipio, avanzate sia in queste settimane, sia in precedenza». La Città, infatti, aveva chiesto a Roma di sospendere la procedura e di intavolare trattative private nell'intento di insediare in centro città la Casa delle culture.