Mendrisiotto

Casa per anziani a Vacallo, «crediamo nel progetto»

Ad aprile il Tribunale cantonale amministrativo ha accolto due ricorsi che, di fatto, hanno sancito il temporaneo stop alla realizzazione del villaggio intergenerazionale – Nessuno ha fatto opposizione alla sentenza, ma ci si è messi all’opera per far ripartire l’iter burocratico dalla base
La location? L'intenzione è quella di mantenerla. © CdT/Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
31.07.2023 06:00

Il 13 aprile scorso il Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) ha sancito, in sostanza, che per il progetto per la realizzazione del centro intergenerazionale a Vacallo andavano rifatti i compiti. O meglio, accogliendo due ricorsi, il TRAM ha annullato la variante intercomunale di Piano regolatore, un passo importante per portare a compimento la struttura. Il tutto per una questione di collegamento pedonale, quello di via Fontanella che sarebbe servito quale via di collegamento tra il futuro autosilo al cimitero – prevedendo la realizzazione di 107 parcheggi riservati alla struttura – e la casa per anziani. Una via pedonale di all’incirca 300 metri – 75 dei quali da progettare ex novo – lungo un percorso attualmente agricolo. Un collegamento fondamentale che, stando al TRAM, non è stato sufficientemente regolato (vedi CdT del 18 e 19 aprile). A quel punto per gli attori coinvolti – soprattutto il Comune di Vacallo e la Fondazione San Rocco – i passi da compiere erano sostanzialmente tre: rinunciare del tutto al progetto, interporre ricorso o ripartire, diciamo così, dal gradino più basso della scala.

La bontà del progetto

Ebbene, come confermatoci dal sindaco di Vacallo Marco Rizza, non è stato inoltrato ricorso. L’idea, stando a quanto abbiamo potuto appurare, è quella di intraprendere un nuovo iter. Il tutto, ci fa capire Rizza, nasce dal fatto che persiste la percezione della bontà del progetto: «La Fondazione San Rocco ci ha ribadito che crede nel progetto e quindi se ci dovesse essere un intendimento comune, è ben disposta ad andare avanti». Inoltre, il Dipartimento della sanità e della socialità ha mantenuto nella «programmazione ospedaliera gli 80 posti letto previsti a Vacallo».

Insomma, dal Dipartimento diretto dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa è arrivato sostegno. Negli scorsi giorni, inoltre, Municipio e funzionari del Dipartimento del territorio hanno tenuto un incontro, ci racconta Rizza, «per capire quali possano essere gli accorgimenti da adottare per risolvere questo cavillo pianificatorio». In tal senso, «verranno eseguiti ulteriori approfondimenti». I passi effettuati e appena descritti, dunque, lasciano pensare che si voglia andare avanti: «L’idea è di mantenere appunto il progetto iniziale – annota il sindaco –, magari mutandone alcuni contenuti». Un esempio? «Dodici anni fa parlavamo della possibilità di realizzare palestre. Oggi, magari, le priorità sono cambiate». Anche perché, fa presente il nostro interlocutore, «avremo un Palapenz rinnovato e si parla di una palestra tripla a Chiasso». Dunque si va avanti: «L’intendimento sarebbe quello di mantenere la location identificata. E che – fa presente – la popolazione ha votato».

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