Consumatori

Caso Crotta: Patti chiari replica alla Magistratura

La trasmissione della RSI difende la sua inchiesta
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Lugano
25.10.2019 21:00

Sentenza indigesta. «Patti Chiari» ha deciso di replicare alle critiche della Magistratura agli autori del servizio Verdure indigeste, andato in onda il 5 maggio di due anni fa e dedicato alle condizioni igieniche dell’azienda agricola Enzo Crotta SA di Muzzano. Dopo la messa in onda, Crotta aveva denunciato la RSI per diffamazione e calunnia e la procuratrice pubblica Anna Fumagalli aveva deciso di firmare un decreto d’abbandono, ma non senza rimproveri ai giornalisti. In particolare sull’uso di una serie di foto che raffiguravano situazioni di scarsa pulizia ma che l’autorità giudiziaria aveva ritenuto di dubbia attendibilità. «Quelle foto – premette Patti Chiari – sono state il punto di partenza, non il pilastro portante dell’inchiesta. Si tratta di 373 immagini fornite da fonti diverse e scattate in 35 occasioni diverse sull’arco di oltre un anno e tutti gli ex dipendenti che abbiamo intervistato – individualmente, senza che nessuno di loro sapesse degli altri – dicevano che mostravano situazioni reali».

La trasmissione ritiene quindi che le foto siano attendibili. «Difficile credere alla teoria del complotto». Un’altra critica mossa dalla Magistratura riguardava il fatto che le analisi di laboratorio sui prodotti di Crotta non avessero mostrato delle non conformità e che quindi non ci fosse pericolo per il consumatore. «Non abbiamo mai detto che mettessero in pericolo la salute – puntualizza Patti Chiari – È stato escluso per due volte nel servizio e per due volte in studio». La redazione precisa di essersi concentrata sulla questione dell’igiene negli ambienti in cui veniva confezionata la verdura e su questo «i consumatori hanno il diritto di attendersi una qualità che la Enzo Crotta SA non era manifestatamente in grado di garantire». E questa carenza – aggiunge Patti Chiari – è stata confermata dai rapporti del Laboratorio cantonale e di altri laboratori che si sono occupati dell’azienda. La redazione ritiene quindi di aver condotto un’inchiesta rigorosa e ha ripubblicato sul proprio sito tutti i documenti su cui si è basato il servizio, in modo che il lettore possa trarre le sue conclusioni.