Errore medico

Caso Rey, ricorso parzialmente accolto

Il dottore, giudicato colpevole per una mastectomia errata eseguita alla Clinica Sant’Anna nel 2013, si era rivolto alla Corte di appello e di revisione penale
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Red. Online
20.07.2020 13:44

La Corte di appello e di revisione penale ha accolto parzialmente il ricorso del 5 dicembre 2018 presentato dal dottor Piercarlo Rey contro la sentenza di primo grado di condanna a otto mesi sospesi emanata nei suoi confronti dalla Corte di Lugano il nel settembre dello stesso anno.

«Ridimensionando notevolmente la vicenda, la Corte di appello ha dapprima riconosciuto che il “dott. med. Piercarlo Rey è un professionista noto, stimato e capace” (pg. 56), per poi ridurre la condanna a una semplice pena pecuniaria sospesa condizionalmente (11.550 franchi). Vengono così riconosciuti i 30 anni di attività ineccepibile e ad altissimo livello del dott. med. Piercarlo Rey, uno dei pochi ginecologi con specializzazione in oncoplastica che può vantare il cantone. Pronunciando una pena così lieve, la Corte d’appello ha d’altra parte implicitamente ammesso che la responsabilità del tragico errore medico non può essere attribuita al solo chirurgo in un contesto che vede la presenza di numerosi medici e specialisti all’interno del blocco operatorio», scrivono oggi gli avvocati dell’uomo Renzo Galfetti e Tuto Rossi rendendo pubblica la sentenza della Corte di appello e di revisione penale datata 9 luglio 2020.

I fatti

Il dottor Piercarlo Rey, lo ricordiamo, era stato giudicato responsabile di aver praticato un’errata mastectomia nel 2013 alla Clinica Sant’Anna. Nella sentenza del 2018 gli sono state riconosciute le accuse di lesioni colpose gravi e falsità in documenti. La Corte presieduta allora dal giudice Amos Pagnamenta aveva raddoppiato la pena che era stata proposta dal procuratore pubblico Paolo Bordoli.