La domenica del Corriere

Cassa malati, i sussidi della discordia

Faccia a faccia tra Simona Genini (PLR) e Lisa Boscolo (PS) – La raccolta delle firme viaggia spedita: alle urne a maggio o settembre?
Lisa Boscolo (PS) e Simona Genini (PLR). Al centro Gianni Righinetti. ©Chiara Zocchetti
Gianni Righinetti
26.01.2025 20:00

I sussidi della discordia, parliamo di cassa malati, quella variabile della nostra vita che non conosce tregua: ogni anno è peggio per noi cittadini, ma anche per il Cantone che è chiamato ad intervenire pesantemente a suon di sussidi: al punto che negli anni questa uscita è diventata in assoluto la più importante tra le uscite del Cantone. Nel 2025 verrà superata anche la soglia psicologia dei 400 milioni di franchi in sussidi, ossia circa il 10% di tutta la spesa. In parole povere: un franco su dieci del Cantone viene ormai speso per questo importante contributo. Governo e Parlamento sono favorevoli a una riduzione della crescita della spesa, un contenimento da 10,5 milioni di franchi. Gianni Righinetti a La domenica del Corriere ha messo a confronto Lisa Boscolo (PS): «Quel taglio non va bene perché la preoccupazione principale della popolazione svizzera, in particolare quella ticinese, sono i premi di cassa malati. Si tratta della seconda spesa principale per una famiglia dopo l'affitto o addirittura a volte è anche la principale spesa. Si tratta di aiutare concretamente il ceto medio». Dal canto suo Simona Genini (PLR) è tornata tra l’altro sul tema che vede i beneficiari di un sussidio liberi di adottare liberamente il modello di cassa malati, senza considerare quelli che permettono di risparmiare. Giusto così? «Noi avevamo posto la domanda al Governo come PLR, ma purtroppo non si vede nulla di concreto». Insomma è ora di risparmiare: «Si tratta di misure che vanno a toccare i cittadini che si posizionano nella fascia alta del «ceto medio» che, a ben guardare, non hanno così bisogno di questi aiuti rispetto a chi invece si trova nella fascia più bassa». Ma Per Boscolo «il sistema della cassa malati è da riformare per contenere l’aumento della spesa dei premi. C’è incoerenza con la politica fiscale del cantone nel fare regali fiscali e tagli impopolari». Ma siamo solo alle battute iniziali e la strada (il dibattito) sarà ancora lungo. E, a proposito dell’ultimo concetto Genini ha detto «non si fa socialità con la fiscalità».