Politica

Casse malati, dal PS un referendum e un controprogetto

Il Partito socialista ha consegnato alla Cancelleria dello Stato oltre 8 mila firme contro le deduzioni fiscali per i figli - Allo stesso tempo ha presentato un’iniziativa parlamentare per aiutare il ceto medio con una riduzione più mirata dei premi
©Francesca Agosta
Red. Ticino&Svizzera
20.02.2023 17:13

Il Partito socialista ha consegnato alla Cancelleria dello Stato oltre 8 mila firme contro la deducibilità fiscale dei premi di cassa malati per ogni figlio a carico votata lo scorso dicembre dal Gran Consiglio (su un’iniziativa di PLR, Lega, Centro e UDC). 

Tale proposta, infatti, in un comunicato stampa viene definita «ingiusta», oltre ad essere «uno sperpero di denaro pubblico». E questo anche perché, ci ha spiegato la co-presidente Laura Riget, da noi raggiunta telefonicamente, le «persone sole, le coppie senza figli e gli anziani non riceverebbero alcun beneficio da questo sgravio fiscale» e sarebbero quindi solo «le famiglie molto benestanti ad approfittarne». Detto altrimenti: «Solo chi guadagna di più potrà godere in maniera sostanziale dello sgravio fiscale». Senza dimenticare che così facendo «mancherebbero importanti entrate fiscali nelle già fragili casse pubbliche». 

Iniziativa e controprogetto

Il PS non vuole però solo contrastare tramite referendum la decisione del centrodestra votata a dicembre. E per questo motivo, evidenzia Riget, il partito sta lavorando su due fronti distinti. 

Il primo, riguarda la raccolta firme per un’iniziativa popolare, la quale «chiede che nessuno debba spendere più del 10% del proprio reddito disponibile per i premi di cassa malati, allargando la fascia dei beneficiari e aumentando i sussidi». La raccolta firme, assicura la co-presidente, sta procedendo celermente e delle 7.000 sottoscrizione necessarie ne sarebbero già state raccolte 8.500. Firme che, aggiunge Riget, saranno quindi consegnate alla Cancelleria nelle prossime settimane. 

Il secondo fronte a cui sta lavorando il PS è quello parlamentare. Proprio oggi, infatti, è stata presentata pure un’iniziativa parlamentare elaborata, che vuole fungere da controprogetto alla deducibilità dei premi per i figli, la quale chiede di utilizzare lo stesso importo previsto per gli sgravi (10 milioni di franchi) «per destinarli in maniera specifica in favore al ceto medio tramite una riduzione mirata dei premi». In soldoni, stando ai calcoli del PS, gli sgravi andrebbero a favore delle famiglie con un reddito disponibile tra i 100 mila e mezzo milione di franchi (e oltre), mentre il controprogetto socialista aiuterebbe (tramite sussidi e non sgravi fiscali) coloro che hanno un reddito tra gli 80 mila e i 140 mila franchi. 

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