Ndrangheta

C'è molto Ticino nell'inchiesta che ha colpito la cosca di Mesoraca

Trentuno gli ordini di arresto, nell'elenco spiccano nomi già apparsi in passato nelle cronache giudiziarie del nostro cantone
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
07.10.2022 19:38

Tocca pure il Ticino l'inchiesta che, lunedì in Calabria, ha colpito la cosca di Mesoraca. Trentuno gli ordini di arresto, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Nell'elenco spicca, va da sé, il capo della 'ndrina crotonese, il cui nome – come riferisce la RSI – era comparso in alcune inchieste legate alla Svizzera: dalla Quatur fino alle più recenti, fra cui l'operazione Stige. Fra gli indagati, prosegue la RSI, figura anche un 59.enne che, nel 2019, fu espulso dalla polizia federale elvetica, assieme al figlio, proprio per l'ipotesi di appartenenza alla cosca.

Dalle pagine dell'Ordinanza di custodia, in particolare, emerge nuovamente un traffico di droga da Mesoraca al Ticino. Droga che, fra il 2016 e il 2017, sarebbe stata trasportata a più riprese nascosta sui pullman che fanno regolarmente la spola fra la Calabria e la Svizzera. Lo stupefacente, a destinazione, finiva nelle mani di un 41.enne di Crotone residente nel Luganese, che poi provvedeva alla vendita in Ticino.

Fra gli organizzatori, ancora, vi sarebbe pure un 65.enne si Mesoraca condannato, nel 2012, alle Assise Criminali di Lugano per una vicenda analoga. Tre anni e quattro mesi di carcere la pena inflittagli a suo tempo, confermata in Appello.

Il Ministero pubblico della Confederazione, conclude la RSI, ha fatto sapere di essere in stretto contatto con le autorità italiane. Al momento non ha aperto però un’inchiesta, né avviato alcuna procedura di assistenza giudiziaria.