C'è una nuova offerta al rialzo per Villa Mimosa
L’ultima, ovvero la nuova offerta per Villa Mimosa, ammonta a 2 milioni 200 mila franchi. Aumenta del 10 per cento l’entità della proposta di acquisto dell’edificio fronte lago che fa parte degli immobili che l’Amministrazione comunale di Campione d’Italia vuole vendere per liberarsi dell’eredità di debiti che si è trovata accollata con il dissesto finanziario del Comune. Un’offerta di 2 milioni (e 5 mila franchi) era stata la precedente proposta, base sulla quale una trattativa privata diretta con offerta al rialzo ha prodotto il nuovo importo. Due milioni 200 mila franchi che restano lontani dai 4 milioni e mezzo di stima tecnica dell’edificio, nonché dai quasi 5 approvati a maggioranza in una recente seduta consiliare, ma che certamente «permetterebbero di chiudere i debiti ad esempio con i creditori privilegiati», ha dichiarato a La Provincia di Como il sindaco Roberto Canesi. Del resto Villa Mimosa è un bene considerato cedibile da ben più di una legislatura: è tra i primi immobili di proprietà comunale a essere stato indicato, una decina di anni fa, come passibile di vendita. Certo, allora la stima veleggiava oltre i 10 milioni di franchi, evidentemente «irrealistica» come ha avuto più di una volta occasione di ripetere Canesi.
Una stima la cui entità è progressivamente calata, con il succedersi di pubbliche aste andate regolarmente deserte, nonostante la favorevole posizione paesaggistica della villa, a ridosso del centro storico del borgo e nelle immediate vicinanze della casa da gioco (della precedente era stata addirittura complementare, accogliendovi uffici e direzione). Edificata dopo la Grande guerra, Villa Mimosa è un edificio di tre piani fuori terra e uno seminterrato, e gli interventi apportati dopo la demolizione del vecchio casinò non ne hanno snaturato i pregi, tanto che persistono vincoli paesaggistici e storico-artistici. Un gravame di cui tenere conto, ma anche della possibilità di un ampliamento «di circa 700 metri quadrati rispetto agli attuali 606», con l’aggiunta di destinazione terziaria e commerciale oltre che residenziale. Potenzialità trascurate nella stima della villa, secondo l’interrogazione presentata dal consigliere comunale autonomo Sergio Aureli, in cui si domandano i motivi per cui era stato chiesto al Consiglio comunale di deliberare la ratifica di nuovi valori immobiliari (nel caso di Villa Mimosa 2 milioni 960 mila franchi) se all’Amministrazione comunale era già nota l’esistenza della proposta inferiore. Pure sollecitate anche alcune informazioni sul valore commerciale stimato degli immobili inclusi nell’aggiornamento del Piano di alienazione dei beni per il triennio 2024-2026 nonché sulle procedure relative alla disponibilità di Villa Mimosa ai fini della vendita. Fermo restando che anche l’offerta di 2,2 milioni per acquistarla deve ancora passare al competente vaglio.