Centro balneare regionale: i Comuni rinnovano il patto
Accordi vincenti non si cambiano. Parafrasando un modo di dire tipico del mondo sportivo, così possiamo definire l’esito della consultazione tra i ventun Comuni del Locarnese azionisti della Centro balneare regionale (CBR) SA per il rinnovo del cosiddetto patto sindacale relativo agli aspetti finanziari legati all’infrastruttura per i prossimi 20 anni. Attualmente sono in vigore due regimi: il patto sindacale originario, siglato nel 2003 in previsione della costruzione del Centro balenare poi conclusasi con l’inaugurazione nell’ottobre del 2009, e l’aggiornamento di tale accordo sottoscritto nel 2016 con scadenza il 31 dicembre 2024. Nel frattempo, per effetto delle aggregazioni, i Comuni azionisti sono diventati 13. Va ricordato altresì che Ascona ha aderito sin da subito al patto sindacale, ma ha sottoscritto con la CBR SA una convenzione che prevedeva il versamento di un contributo di costruzione e la partecipazione annuale al deficit.
Durata prolungata
Nel rinnovare gli accordi in scadenza alla fine di quest’anno, abrogando il patto del 2003 e l’aggiornamento del 2016, i Comuni azionisti hanno deciso di proporre ai rispettivi legislativi di prolungarne la validità: il nuovo patto avrà una durata determinata di 20 anni, con facoltà di disdetta ogni 5 anni mediante preavviso scritto di 2. «La modifica proposta favorisce la stabilità degli accordi e permette di allungare i tempi per discutere e trattare eventuali rinnovi o modifiche future. Inoltre, una durata di 20 anni garantisce alle parti il tempo sufficiente per intavolare le discussioni relative al diritto di superficie di cui CBR SA è beneficiaria, la cui scadenza è prevista per l’anno 2055», recita il messaggio che in queste settimane è trasmesso ai legislativi dei 13 Comuni azionisti della CBR SA. Messaggio nel quale, oltre a passare in rassegna l’andamento anno per anno dell’infrastruttura per lo sport e le svago si sottolinea come questa sia la principale modifica rispetto alle disposizioni in vigore oggi. Sebbene non ancora contenuta nella proposta di nuovo patto sindacale, nel messaggio è anche riportato a titolo informativo che i Comuni azionisti stanno discutendo un’eventuale modifica statutaria relativamente alla diminuzione del numero dei membri del Consiglio di amministrazione dagli attuali 9 a 7 oppure 5.
Vantaggi per residenti e turisti
Al di là degli aspetti meramente finanziari contemplati negli accordi, il rinnovo del patto sindacale assume una valenza superiore. «A non averne dubbio - recita sempre il messaggio che dovrà essere approvato dai legislativi dei Comuni azionisti - si tratta di un’operazione di politica regionale di indubbio valore e richiamo, della quale potranno beneficiare in misura importante gli stessi abitanti dei Comuni partecipanti nonché il settore turistico di tutta la regione». E chissà, aggiungiamo noi, che il rinnovo degli accordi al riguardo di un tema puntuale non possa portare ad allargare il discorso più generale, peraltro già avviato da alcuni enti locali, delle aggregazioni comunali nel Locarnese.