L’incontro

Centro Ovale senza sbocchi ma Chiasso ancora ci crede

Ancora una riunione interlocutoria fra il Municipio e il rappresentante della proprietà – All’orizzonte non ci sono possibili affittuari ma le parti continueranno a lavorare per dare un futuro all’avveniristica struttura
© CdT/Gabriele Putzu
Luca Bernasconi
30.03.2021 19:05

Il vecchio modo di dire «Nessuna nuova, buona nuova» porta a interpretare ottimisticamente l’assenza di notizie in merito a una questione. Quando si parla però del Centro Ovale di Chiasso, la situazione va considerata in maniera ben diversa. Tutto questo per dire che l’incontro avvenuto oggi fra il Municipio e Massimiliano Tasinato, rappresentante della famiglia belga proprietaria della struttura, è stato tutto sommato inconcludente. Il Centro Ovale oggi è vuoto e probabilmente lo resterà ancora a lungo.

Manutenzione assicurata

Come ci hanno spiegato il sindaco Bruno Arrigoni e la municipale Sonia Colombo Regazzoni l’incontro è stato cordiale ma non sono state date garanzie affinché la struttura riprenda vita. Tasinato ha ribadito che la proprietà ha a cuore il futuro del Centro Ovale. Ma si lavora a 360 gradi, tutto è possibile, dall’individuazione di nuovi inquilini alla vendita della struttura stessa. Intanto Tasinato ha garantito l’intenzione di investire nella manutenzione dello stabile che col passare degli anni necessita di un intervento. Anche perché è pur sempre un bel biglietto da visita per la cittadina, situato in zona strategica. La speranza è che un giorno possa ospitare attività interessanti: «Il Municipio ci crede molto, ci ha sempre creduto. Abbiamo profuso molti sforzi e non molleremo ora» affermano i due municipali.

Cercansi inquilini interessanti

La proprietà è sempre alla ricerca di inquilini interessati a occupare gli spazi amministrativi, dopo la riconversione da negozi. Per dare una spinta al progetto occorrerebbe un affittuario di una certa caratura, disponibile a investire nel progetto. «È una struttura sfortunata come poche. I progetti dei precedenti candidati – progetto Aurum, museo della Panini e soprattutto Bravofly – per un motivo o per l’altro sono caduti. Il Comune ha sempre sostenuto la proprietà» ha aggiunto Colombo-Regazzoni. «Purtroppo la pandemia non ha certo aiutato, potenziali interessati hanno un po’ tirato il freno a mano in attesa di chiarezza sulla situazione economica generale» ha concluso Arrigoni.

L’eccezione dell’autosilo

In questa situazione ancora nebulosa, a funzionare bene è però l’autosilo, dove le tariffe sono particolarmente convenienti: 1,50 franchi per 3 ore. Un tempo più che sufficiente per sbrigare un impegno a Chiasso, anche se occorre una passeggiatina per raggiungere il centro. Dopo un inizio molto stimolante, seguito da un calo a causa della pandemia, oggi l’autosilo è particolarmente ben frequentato.