Che affare politico questo giudice di pace

Per certi versi sembra di essere tornati in campagna elettorale. A questo giro, però, non vengono eletti i municipali o i consiglieri comunali. Bisogna designare il giudice di pace del Circolo di Mendrisio. E la lotta, almeno sulla carta, pare essere davvero serrata. Anche perché, come abbiamo potuto appurare, gli ambienti politici si sono attivati, diciamo così, più del solito. O, a seconda delle interpretazioni, in maniera più visibile del solito. E una prova, a supporto, la si può trovare nell’elenco che riporta i proponenti.
«La consuetudine»
Sulla scorta delle informazioni che abbiamo potuto raccogliere, va innazitutto detto che sembrerebbe essere saltato il gentlemen’s agreement: l’accordo tra gentiluomini. Di cosa parliamo? Di una sorta di consetudine. Persone che, nel passato più o meno recente, hanno fatto parte dell’Esecutivo cittadino ci hanno confermato che si è sempre tenuto conto dell’area politica. Ovvero: con un sindaco del PPD (oggi Il Centro) si sarebbe, diciamo così, appoggiata (o quanto meno non ostacolata) la candidatura di un giudice di pace vicino all’area liberale radicale, e viceversa. Una «consuetudine» – oggi parrebbe venuta meno – che non spetta a noi giudicare.
Si stagliano due fronti
Detto questo, domenica 24 novembre, la popolazione del circolo di Mendrisio dovrà eleggere il proprio giudice di pace. Avranno diritto di voto i cittadini della Città e di Coldrerio. Due i candidati che si sono annunciati per prendere il posto che lascerà Giorgio Romano sono Brunello Ponti, classe 1978, di Coldrerio e Marzia Fabbrini, classe 1981, di Mendrisio. In entrambi i casi, ufficialmente, non è stata fornita alcuna indicazione di appartenenza politica. Diciamo questo perché ad esempio, per quel che concerne l’elezione del giudice di pace a Lugano Est, a fianco del nome della candidata Giovanna Viscardi figura l’appartenenza al PLR. A Mendrisio, come detto, non v’è alcuna indicazione di appartenenza politica di fianco al nominativo. Ma basta guardare i nomi dei proponenti per comprendere che la politica c’entra, eccome. Ed è chiaramente spaccata in due. Sappiamo, inoltre, che non sono mancate le telefonate con richiesta «di sostegno». Da un lato troviamo piuttosto liberali radicali, sinistra (l’AlternativA) e Lega; dall’altro il Centro e l’UDC. E i nomi che ricoprono cariche politiche, a comprova, non mancano. Brunello Ponti, per fornire alcuni nomi noti della politica locale, annovera tra i suoi proponenti il presidente della sezione PLR Giovanni Poloni, il fratello granconsigliere PLR Gabriele Ponti, come pure i consiglieri comunali (sempre PLR) Tiziano Calderari, Marco e Valeria Tela, Filippo Pfister. Per quel che concerne l’AlternativA, sempre a titolo di esempio, è presente il nome della già municipale Françoise Gehring. Per la Lega, invece, figurano i nominativi dei membri del Legislativo Massimiliano Robbiani e Simona Rossini.
Al primo posto la presidente
Per certi versi è ancor più chiaro il sostegno politico alla seconda candidata, Marzia Fabbrini. La prima proponente – il numero uno della lista – è la presidente della sezione de Il Centro Davina Fitas. Sempre per Il Centro ci sono i nomi dei consiglieri comunali Gianluca Padlina (e granconsigliere), Davide Rossi, Daniele Raffa, Patrick Valtulini e Gregorio Aostalli. Un certo supporto è dato anche dai democentristi: nella lista figurano i nomi di Pierluigi Pasi (presidente della sezione cittadina, consigliere comunale e granconsigliere) e Lucio Lorenzon. Ma tornando a Il Centro sono due i nomi che spiccano nell’elenco: i municipali in carica Paolo Danielli e Francesca Luisoni. Nulla di illegale, si obietterà. È vero. Ma qualcuno potrebbe interrogarsi, in generale, sull’opportunità della presenza delle firme. Una certezza c’è: è ambita dalla politica questa carica.