Che ci fa Michael Jordan sui kart «ticinesi»?
È un'estate italiana per Michael Jordan, che sta girando per alcune delle più belle località del Belpaese. Peraltro scattando foto destinate a rimanere nella storia, come quella di una cena a Capri in compagnia di Magic Johnson, Samuel L. Jackson e Sofia Vergara mentre cantano accompagnati da musicisti locali.
Ma ci sono altre foto delle vacanze della leggenda del basket americano destinate a rimanere nella storia, perlomeno di quella di una famiglia ticinese. La Pista dei Campioni di Baja Sardinia gestita da Paolo Liceri, sardo trapiantato nel Luganese e peraltro gestore anche del kartodromo sul ghiaccio di St. Moritz di cui il CdT ha parlato qualche mese fa, ha infatti ospitato per un pomeriggio speciale Jordan.
«Sono venuta da Lugano in Sardegna per godermi un po' di mare e trovare mio padre durante la stagione – racconta la figlia Mara –. Un giorno lo chiamano e lo avvisano che, nel giro di poche ore, sarebbe arrivato Michael Jordan. Quando è arrivato è stato un momento a dir poco emozionante, con tutto lo staff che faceva fatica a crederci».
Ma la giornata è stata significativa anche per lo stesso Jordan: «Era la sua prima volta sui kart, quindi i ragazzi gli hanno spiegato per bene tutte le tecniche. Uno come lui però non ha certo difficoltà con la coordinazione: dopo pochi giri ha subito chiesto di sfidare i membri dello staff».
«La cosa più bella però è stato vederlo uscire dal kart, che con lui a bordo sembrava minuscolo, con un gran sorriso – prosegue la nostra interlocutrice –. Si è dimostrato una persona veramente gentile e simpatica e ha scattato diverse foto con tutti noi, lasciando anche una dedica sul muro della struttura. Penso che mio padre renderà la zona area protetta».
E ancora: «Sono tante le celebrità che sono passate dai kartodromi di mio padre, sia in Sardegna che in Svizzera. Certo, Michael Jordan è però davvero una delle personalità più grandi nella storia dello sport: sapere che siamo stati parte del suo viaggio e che in qualche modo faremo parte dei suoi ricordi è emozionante e ci riempie di orgoglio».