Che Lugano sia un po’ strana lo dicono le statistiche

Lugano: la città dove i residenti lavorano meno, le case sono un po’ più grandi, e le superfici boschive abbondano. Dove si trova lavoro vicino a casa, pullulano i teatri e i negozi sono un po’ più distanti che altrove. È questo il ritratto della regina del Ceresio che emerge dall’ultimo opuscolo dedicato alla qualità di vita di City Statistics, un progetto europeo che offre informazioni e misure di raffronto su diversi aspetti inerenti alle condizioni di vita nelle città europee e nei loro agglomerati, sulla base di circa 200 indicatori. In Svizzera, oltre a Lugano, partecipano a questa attività (curata dall’Ufficio federale di statistica) Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lucerna, San Gallo, Winterthur e Zurigo. Ed è rispetto a queste città che vale quanto scritto in entrata. Perché la prima cosa che emerge dal raffronto è che Lugano non è come le altre.
Mai nella «pancia»
Il rapporto sulla qualità di vita di recente pubblicazione è composto da undici dei citati duecento indicatori (lavoro, abitazione, salute, formazione, qualità dell’ambiente, sicurezza personale, impegno civico, conciliabilità tra lavoro e vita privata, servizi, mobilità, cultura). Quello che spicca è che Lugano raramente si trova nella «pancia» del gruppo: per la maggior parte degli indicatori si piazza agli estremi, nel bene o nel male, per merito, demerito o geografia. Gli indicatori riportati nel rapporto non sono peraltro gli unici: gli altri possono essere consultati sul sito del progetto, e ad alcuni abbiamo attinto per scrivere queste righe.
Tanto verde, case grandi
Ma veniamo ai dati. Lugano è ad esempio la città più verde fra quelle considerate: quasi il 70% della superficie totale è composta di boschi o di aree di riposo (idem nell’agglomerato, vale a dire nel Luganese). Segue Losanna al 45%. Quasi tutta geografia in questo caso. Al contempo le residenze sono più grandi: in media ogni abitante ha a disposizione circa 50 metri quadrati per sé, contro i 35 di Ginevra, che chiude la classifica. Per contro il tasso di sfitto è il più alto fra quelli considerati.
I contrasti
Dai dati emergono poi interessanti contrasti all’interno delle stesse macrocategorie. Lugano è nettamente ultima per la percentuale di popolazione che partecipa al mercato del lavoro (siamo a poco oltre il 70%, contro l’85% circa di Berna), ma è anche la città con la percentuale più bassa di persone che godono di aiuti sociali. Lugano è la città con più musei in assoluto (per teatri è nella media, per cinema è ultima), ma anche quella in cui il numero di visitatori per abitanti di queste strutture è nettamente minore. A livello di conciliabilità fra lavoro e vita privata Lugano è la città in cui il tragitto casa lavoro è in media più corto (appena sopra la mezz’ora, idem per l’agglomerato) ma è anche la penultima per il numero di bambini in età prescolare affidati a strutture. E Lugano è anche la città in cui ci si sposta maggiormente in auto (unica ben sopra il 50%) e in cui ci sono meno fermate del trasporto pubblico per chilometro quadrato. Per contro nell’agglomerato c’è la maggior densità di fermate di tutta la Svizzera, benché si confermi la preferenza per l’uso dell’auto. Quanto alla mobilità lenta, la percentuale delle persone che la sceglie è in linea con le altre città.
Questione di distanze
Un altro dato rivela che a Lugano è tutto un po’ più lontano. Il negozio d’alimentari più vicino è in media a mezzo chilometro di distanza (A Ginevra, la migliore, è a meno di duecento metri), così come la scuola dell’obbligo (Ginevra: 250 metri). Lo studio medico a 700 metri (150), l’ufficio postale a 850 (450), la farmacia a 900 (150), e le scuole postobbligatorie a 1,7 chilometri (900 metri). D’altronde a livello di territorio Lugano è il terzo comune più grande della Svizzera, e questo aumento delle distanze e la relativamente scarsa concentrazione di abitanti potrebbe spiegare in parte i dati, nonché la preferenza per l’auto.
La più sicura, ma non alla guida
Guardando ai lati positivi, le cifre confermano che Lugano è la città più sicura in Svizzera: pochi i reati violenti (spiccano in percentuale le minacce) e pochi i furti con scasso. È però relativamente pericoloso mettersi alla guida: solo a Ginevra accadono più incidenti gravi sulle strade. «Relativamente» perché parliamo in tutto di circa cinque incidenti gravi o decessi ogni centomila abitanti. E a proposito di salute, stavolta mentale, Lugano è la città svizzera con il tasso di suicidi per centomila abitanti nettamente più basso: poco meno di cinque all’anno contro i nove di Ginevra (penultima) e i 14 di Lucerna (prima).
Due note dolenti
Chiudiamo la nostra carrellata con due note dolenti. L’impegno civico a Lugano è carente: solo a Losanna si recano meno persone alle urne in percentuale. E, malgrado il tanto verde, l’aria di Lugano è fra le più inquinate della Svizzera.