Chiasso: il maxi bordello non vedrà la luce

CHIASSO - Quasi esattamente un anno fa (era il 28 agosto del 2018), quando pubblicammo la notizia del progetto che prevedeva l’apertura di un maxi postribolo di sei piani in via Pedroni, la notizia venne ripresa da buona parte dei giornali italiani. Questo a dimostrazione di quanta attenzione ci sia nella vicina Penisola per tutto quel che riguarda il mondo della prostituzione in Ticino. Negli scorsi giorni abbiamo però appreso che il maxi bordello non si farà e che il progetto è saltato. A Chiasso le voci giravano da un po’ e a confermarcelo è stato il proprietario dell’immobile (che oggi ospita un salone di massaggi: il Saidara Club) che sarebbe stato abbattuto per lasciar spazio a quello che – con l’Oceano di Lugano – sarebbe stato il più grande locale a luci rosse del cantone. «I promotori di quel progetto – ci spiega il proprietario – non hanno fatto valere il diritto di compera sul terreno, e non lo hanno rinnovato». Dunque non se ne farà più nulla. Il progetto, lo ricordiamo, prevedeva un investimento di quasi quattro milioni di franchi e stando all’idea dei promotori era prevista un’area SPA, servizi di ristoro e una quindicina di stanze (al terzo e al quarto piano), mentre altre – al piano superirore – servivano a far soggiornare le operatrici del sesso. Il locale – come abbiamo riferito nell’edizione di mercoledì – si trova nell’area della cittadina in cui, stando alla nuova variante di piano regolatore, l’esercizio della prostituzione è consentito. Tecnicamente ha la definizione di «zona amministrativa commerciale intensiva a 7 piani (AC7)» e in tutta Chiasso sono unicamente 7 i terreni su cui in futuro si potrà esercitare il mestiere più vecchio del mondo. Sette terreni su cui, appunto, già oggi sorgono 3 locali a luci rosse (il sauna club Pompeii, il già citato Saidara e l’escort club Maxim).
«Personalmente – ci spiega la capodicastero polizia Sonia Colombo-Regazzoni – non mi dispiace il fatto che venga realizzato qualcosa di meno impattante rispetto al progetto che si era prospettato». Meno impattante, è vero. Ma che ne sarà del Saidara Club? Resterà aperto? Il proprietario ci conferma di sì e di aver già preso contatto con le autorità per regolarizzare la situazione dell’immobile. Con l’entrata in vigore, il primo luglio di quest’anno, della nuova Legge sulla prostituzione è infatti necessario che tutti i locali in Ticino in cui viene esercitato il mestiere più vecchio del mondo (e questo vale anche per i luoghi in cui si praticano «massaggi osé») depositino una domanda di costruzione e una modifica del cambio di destinazione d’uso dell’immobile (fino ad oggi, in questo caso, era considerato uno stabile commerciale). Questo per permettere alle autorità maggiori controlli e garantire sicurezza sia agli abitanti che vivono vicini alle zone a luci rosse, sia alle prostitute.