Chiasso, la cessione dello stadio e i dubbi della Gestione
La Commissione della gestione di Chiasso ha chiesto al Municipio un supplemento d’informazioni in merito al messaggio che prevede la cessione della gestione dello stadio Riva IV, per 15 anni, al Football Club Chiasso. Per ora in Commissione le bocche restano cucite, ma da quel poco che trapela sembrerebbe che i dubbi sulla proposta municipale - ne avevamo già parlato nell’edizione del 7 ottobre - non siano ancora stati dissipati. Dubbi che neppure l’incontro voluto dal Football Club con i consiglieri comunali - organizzato alcune settimane fa - è riuscito a cancellare completamente. Ma andiamo con ordine.
Il progetto
La convenzione intende garantire appunto ai rossoblù la gestione dell’infrastruttura e un finanziamento annuo da parte del Comune di 150.000 franchi. Il Chiasso non dovrà più pagare l’affitto (80.000 franchi l’anno). E il Comune non dovrà più farsi carico degli interventi strutturali . Il Comune garantirà (restando proprietario) le spese per la manutenzione straordinaria, ma eventuali investimenti dovranno essere sopportati dal Football Club. Per esempio quelli imposti dalla Swiss Super League. Uno come noto è piuttosto impellente visto che entro l’inizio della prossima stagione il Riva IV dovrà rifare completamente il manto erboso, non più conforme agli standard della Challenge League.
I sintetici
Rifare il manto erboso (come ha dimostrato la recente esperienza a Cornaredo) è una questione piuttosto onerosa - si stima una spesa di almeno mezzo milione di franchi - e il Chiasso intende dunque, come ha confermato il direttore generale Nicola Bignotti, realizzare dei campi sintetici che garantirebbero poi minori costi di manutenzione e più «ore gioco» visto che il sintetico, logicamente, si logora molto meno facilmente rispetto all’erba (questo sia in estate, sia in inverno). La convenzione permetterebbe dunque al Municipio di evitare di dover investire ulteriore denaro pubblico nello stadio (che in agosto ha compiuto 50 anni). Per il Riva IV, è stato sottolineato dall’Esecutivo, sono stati spesi circa 5 milioni in pochi anni. La formula permetterebbe in estrema sintesi al Comune di risparmiare almeno 80.000 franchi l’anno, perché se è vero che al Football Club verrà corrisposto un contributo di 150.000 franchi è altrettanto vero che fino a oggi lo stadio generava un deficit - sulle spalle del Comune - di circa 270.000 franchi.
Le domande
Ma come mai - così ci è stato confermato - la Commissione della gestione non è ancora arrivata a decidere? In realtà, e questo lo si sapeva fin da quando il messaggio è stato pubblicato dal Municipio il 20 settembre, si tratta di un dossier piuttosto complicato e che ha fin dall’inizio spaccato buona parte delle forze politiche chiassesi. «Come mai - si stanno per esempio chiedendo alcuni commissari - si è arrivati a dover dare in gestione a privati lo stadio?». Ci sono poi questioni di cuore (la passione per i rossoblù e la volontà di non perdere una realtà gloriosa come il Football Club Chiasso) ma anche la necessità di essere certi che il sodalizio sportivo sia in grado di far fronte alle spese e, nel caso decidesse di investire a livello infrastrutturale, garantire anche lavori fatti seguendo gli standard che dovrebbe seguire il pubblico (che, appunto, resterà proprietario della struttura).
Ora occorrerà capire se le risposte che il Municipio fornirà ai commissari della Gestione riusciranno a spostare gli equilibri e se il messaggio riuscirà a convincere la maggioranza di loro. Come detto per il momento in Commissione nessuno vuole sbilanciarsi e solo le prossime settimane diranno se il Riva IV verrà per davvero ceduto in gestione al Football Club.