Chiasso, scuola tra nuovi migranti e integrazione

CHIASSO - «Negli scorsi anni, specialmente negli ultimi due, l'arrivo di bambini di lingua e cultura straniere ha subito un aumento notevole e questo ha avuto diverse ricadute. Ciò che differenzia questo tipo di immigrazione rispetto al passato è la provenienza delle famiglie. L'odierna immigrazione riguarda bambini che arrivano dall'Afghanistan, dalla Turchia, dalla Siria, dall'Eritrea, ecc, che parlano arabo, farsi, tigrino, turco, oromo, e altre lingue. Si tratta di bambini che provengono da una cultura completamente diversa, con abitudini diverse, per la maggior parte non scolarizzati, che hanno peregrinato per molti mesi per poter arrivare fino qui, che hanno delle storie di vita anche molto pesanti alle spalle, non abituati a studiare e non abituati alla disciplina, che utilizzano un alfabeto diverso, che scrivono i numeri in modo diverso, che scrivono e leggono da destra a sinistra». Descrive così la situazione dell'istituto scolastico di Chiasso il suo direttore Carlo Formenti. Le difficoltà di inserimento vanno ben oltre la lingua e coinvolgono anche le famiglie. Per affrontare questa realtà a Chiasso sono state introdotte le docenti Lingua e integrazione, delle figure il cui ruolo è ormai fondamentale sia per le elementari, sia per l'asilo, dove svolgono un lavoro che coinvolge docenti, nuovi allievi, vecchi allievi e famiglie.