Viabilità del futuro

Chiasso senza autostrada? «Pazza» idea d’inizio anno

Spostare l’ultima tratta dell’A2 sotto la collina del Penz? - Il progetto c’è ed è stato presentato ai sindaci dei Comuni del Basso Mendrisiotto - Bruno Arrigoni ne è entusiasta e ha voluto condividerlo con la popolazione di Chiasso
© CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
08.01.2020 06:00

Saranno i progetti in corso in altre località ticinesi. Sarà l’onda verde. O sarà semplicemente la visione lungimirante della giovane architetta Elena Fontana. Ma a Chiasso da qualche giorno si sogna un futuro con meno strade (e quindi cemento) e più verde.

Via nascosta

L’idea concepita e approfondita fino a farne un lavoro di Master in Pianificazione territoriale al Politecnico federale di Zurigo è quella di spostare l’autostrada A2 e di «nasconderla» sotto una montagna: la collina del Penz. Le conseguenze? Il Basso Mendrisiotto non più diviso in due dal tracciato autostradale e una vasta porzione di territorio da recuperare a favore della cittadinanza, magari trasformandola in zona verde e di svago (come si vede nella gallery).

A lanciare l’idea dal Cinema Teatro di Chiasso - una cornice che l’ha subito resa il colpo di scena della giornata - è stato il sindaco della cittadina di confine Bruno Arrigoni nel corso della cerimonia per lo scambio di auguri con la popolazione in programma lunedì mattina. «Forse rimarrà un sogno» ha detto Arrigoni mentre presentava i risultati dello studio della giovane architetta, ma il progetto c’è e analizza tutte le implicazioni di un simile spostamento.

Come e dove

L’autostrada subirebbe una deviazione tra Balerna e Chiasso e si dirigerebbe verso via Passeggiata dove proseguirebbe all’interno di una galleria scavata nella collina del Penz. Un traforo della lunghezza di circa quattro chilometri che sbucherebbe in territorio di Monte Olimpino. Le due dogane autostradali, quella svizzera e quella italiana, sarebbero divise e si situerebbero alle due estremità del tunnel. Parallelamente l’autostrada A2 sparirebbe dal centro di Chiasso, «liberando» spazio. Cosa fare di questi spazi? I disegni di Fontana mostrano la collina che ospita la dogana di Brogeda completamente verde, così come la vasta superficie che occupano i posteggi dei camion e gli spazi usati dalla dogana commerciale. Il fiume Breggia congeda invece il territorio elvetico scorrendo in modo naturale e costeggiando la zona delle piscine comunali e quella del Centro Ovale, dove il rendering mostra anche numerosi alberi e verdeggianti prati.

Musica del futuro o utopia? Per ora è forse difficile stabilirlo. Sta di fatto però che il progetto nelle scorse settimane è stato presentato ai sindaci di Chiasso, Vacallo, Novazzano e Balerna. Che sarebbero restati molto colpiti dall’idea. Arrigoni lunedì l’ha ad esempio definita un’idea «potenzialmente geniale».

Non solo Chiasso

Per sapere se l’ultima porzione in territorio elvetico dell’autostrada A2 manterrà l’ubicazione degli ultimi 60 anni circa o se sarà spostata bisognerà attendere. Una cosa però è certa: disegni simili sono in fase di approfondimento o addirittura realizzazione altrove. Airolo ad esempio dovrebbe poter riutilizzare il materiale di scavo liberato dai lavori per la realizzazione della seconda galleria autostradale del San Gottardo per coprire parte del tracciato dell’A2 sul suo territorio, riqualificandolo e valorizzandolo. La futura realizzazione di nuovi tunnel nell’ambito del progetto di potenziamento dell’A2 tra Lugano e Mendrisio - tra cui il tunnel tra Bissone e Maroggia - dovrebbe invece permettere di aggirare l’abitato di Bissone, un sogno che molti residenti nella zona cullano da anni. Della copertura di parti del tracciato dell’A2 ha parlato più volte anche il sindaco di Mendrisio nel corso della sua ultima campagna elettorale, con la speranza di riconsegnare alla popolazione aree verdi di svago.

Quindi perché non sognare in grande anche a Chiasso? Il sindaco Arrigoni ci spera. Forse nei prossimi mesi se ne saprà di più.