Chocolate: “Quel blitz ci ha penalizzati”

LUGANO – La notizia della chiusura del Chocolate a Lugano, anticipata nel weekend da Teleticino, ha riportato l'attenzione sulla crisi delle discoteche nella città sul Ceresio.Ma come stanno davvero le cose per il club di piazza Dante? L'abbiamo chiesto a Roberto Rusca, proprietario della società Fermento SA che gestisce il locale. "Siamo in trattative per cedere l'attività - ha confermato Rusca – il resto sono solo deduzioni".
Dopo aver aperto il bar Fermento a Lugano, il gruppo diretto da Rusca si è infatti concentrato sull'espansione del marchio, aprendo il Fermento a Bellinzona, Andermatt e, da poco più di due settimane, anche a Mendrisio. "Sono dispiaciuto che in Ticino faccia sempre più notizia la chiusura di un locale piuttosto che una nuova apertura", ammette Rusca. "A livello societario ci stiamo indirizzando verso altre attività e il Chocolate non è più al centro degli interessi primari del gruppo". Si va verso un cambio di gestione, quindi, ma non senza salutare tutti gli amici e clienti che da settembre 2013 hanno animato il club: "Faremo un festa di chiusura a fine mese" dice l'imprenditore.
Infine, Rusca assicura che la decisione non ha "a che vedere con qualsivoglia problema legato alla sicurezza". Il locale – lo ricordiamo – era stato oggetto di una maxi retata nel settembre 2017: agenti della polizia cantonale, della polizia comunale regione III e delle guardie di confine erano intervenuti blindando il locale e controllando tutte le 270 persone presenti. Dalla retata era emersa la presenza di 70 persone oltre il limite stabilito e di tre minorenni. "Un intervento senza dubbio spropositato - denuncia Rusca – e per il quale attendo ancora, dopo oltre sei mesi, una notifica". Proprio questa operazione di polizia, secondo l'imprenditore, "almeno nell'immediato ha influito sull'andamento commerciale del locale in maniera negativa". Alla base della decisione, quindi, "ha inciso anche il forte calo di fatturato dell'ultimo semestre".