Bellinzona

Christian Paglia: «È il momento giusto per lasciare»

Il municipale PLR, in carica dal luglio 2011, ha annunciato che non si ricandiderà alle elezioni dell’aprile 2021
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
29.05.2020 14:18

«All’inizio mi avevano detto che ero troppo buono per fare politica. Con la fusione il mio impegno per la cosa pubblica è aumentato in modo costante. Ma altresì la mia professione richiede una maggiore presenza. Quindi ho dovuto fare una scelta: ho svolto i miei compiti con la massima professionalità e in buona fede». Ha colto tutti di sorpresa, Christian Paglia. Almeno così è sembrato, poco fa, quando il municipale di Bellinzona ha annunciato che non si ricandiderà alle elezioni dell’aprile 2021. Presente nella sala dell’ex Convento di Monte Carasso, al suo fianco, il presidente sezionale PLR Marco Nobile.

Una riflessione ponderata e che, inevitabilmente, ha subito forse un’accelerata nell’ultimo mese. Da quando, cioè, è emersa la vicenda dei sorpassi di spesa per 5 milioni di franchi in tre opere comunali (la realizzazione del Policentro della Morobbia di Pianezzo, la riqualifica dell’ex oratorio di Giubiasco e l’ammodernamento dello stadio Comunale nella Turrita). Paglia si è subito autosospeso – decisione accolta positivamente dai colleghi – in attesa delle conclusioni dei due audit e dell’inchiesta amministrativa e disciplinare; la gestione politica del Settore opere pubbliche è passata nelle mani del sindaco Mario Branda.

Classe 1970, Christian Paglia dal giugno 2006 è direttore dell’Istituto materiali e costruzioni della SUPSI. Fatta eccezione per Andrea Bersani (già municipale e sindaco dell’ex Comune di Giubiasco), dell’attuale compagine Paglia è quello che è in carica da più anni. Consigliere comunale dal 2004, era subentrato nell’Esecutivo a metà luglio del 2011 - quando era presidente sezionale del Partito liberale radicale (fu nominato al posto di Giorgio Krüsi il 25 ottobre 2010 per poi lasciare il 29 gennaio 2013 a Mattia Sormani) - all’allora vicesindaco Decio Cavallini che gettò la spugna per motivi professionali. Riconfermato brillantemente nell’aprile 2012 quando si presentò nella doppia veste di municipale uscente e di timoniere del PLR (il terzo più votato in assoluto, dietro il sindaco Mario Branda e Felice Zanetti), ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie il 2 aprile 2017, alle prime storiche elezioni della Bellinzona aggregata. Nel testa a testa al cardiopalma con Graziano Crugnola l’aveva spuntata per 255 voti, nettamente staccato però dagli altri due esponenti liberali radicali eletti (Andrea Bersani e Simone Gianini).

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