Ci sono i soldi per demolire lo stabile di via Barzaghi

Nella peggiore delle ipotesi, le ruspe potrebbero entrare in azione con un preavviso relativamente breve per procedere alla demolizione dell’ex centro di accoglienza per minori della Croce Rossa di via Barzaghi a Paradiso. Il Consiglio comunale ha infatti approvato, lo scorso 17 dicembre, il credito di 950 mila franchi richiesto dal Municipio a inizio novembre. Centomila franchi serviranno per seguire il classico iter: progettazione, varie perizie e domanda di costruzione. Ma, come detto, il Comune ha pronto anche un Piano B per intervenire con maggiore rapidità. Già, perché lo stato del vetusto immobile – non è una novità – desta non poche preoccupazioni e l’Esecutivo, nel suo messaggio, ha voluto mettere sul tavolo anche gli 850 mila franchi necessari all’abbattimento vero e proprio: «Il monitoraggio rivestirà un’importanza rilevante, motivo per cui nel messaggio viene già richiesta – anche se palesemente dal punto di vista formale non sarebbe possibile – una quantificazione del costo per poter già operare la demolizione nel caso in cui si dovesse verificare un’accelerazione nei movimenti della struttura». Insomma, nell’evenienza «è opportuno poter accorciare i tempi disponendo già del credito e, indirettamente dell’autorizzazione alla demolizione».
Le tribune della discordia
Da un’opera che sarà abbattuta a un’altra che verrà costruita. O meglio, che è già in costruzione. Parliamo del centro sportivo Pian Scairolo, casa del FC Paradiso, per la cui realizzazione il Municipio ha chiesto al Legislativo di concedere 1,2 milioni di franchi in più a quanto già stanziato. L’iter che ha poi portato a staccare la licenza edilizia non è stato privo di ostacoli, in particolar modo per quanto riguarda la nuova tribuna (vedi CdT del 16.2). Anzi, come riporta lo stesso Esecutivo nel messaggio municipale è stato un «percorso travagliato», con lavori iniziati e poi interrotti. Le varie osservazioni formulate sulle domande di costruzioni che si sono susseguite hanno portato a delle modifiche e quindi a rivedere il progetto iniziale. Modifiche che secondo il Municipio necessitano appunto di un incremento di credito. Il Consiglio comunale ha avallato la linea dell’Esecutivo respingendo nel contempo un emendamento della minoranza delle Commissioni della gestione (relatore Maurizio Canetta) e delle opere pubbliche (Walter Bormolini) che chiedeva di rispedire al mittente il messaggio affinché il Municipio lo rimodellasse «in termini più consoni alla realtà del Comune». Infine, il Legislativo ha approvato il Preventivo 2025 (con un avanzo di esercizio stimato di 0,4 milioni di franchi) e fissato il moltiplicatore d’imposta per le persone fisiche e giuridiche al 58%.