Cielo sereno in Ticino, ma nella notte qualche fiocco fino in collina

«La luna ci ha beffato» scrive MeteoSvizzera su X questa mattina. Dopo un fine settimana perturbato, questa mattina è tornato a splendere il sole. Ma verso sera, al Sud, è previsto un aumento della nuvolosità e nella notte su martedì sul Ticino centro-meridionale alcune deboli precipitazioni, con limite delle nevicate in progressivo calo da 1.000 metri fin verso 500 metri entro l'alba. A partire da domani pomeriggio, infine, spazio ad ampie schiarite con temperatura massima attorno ai 9 gradi, in salita nel resto della settimana (ma mai sopra i 14 gradi).
È iniziata la stagione degli avvisi di gelo al suolo
Con l'avvicinarsi della primavera, la vegetazione inizia a risvegliarsi dopo il letargo invernale. Per aiutare a proteggere le piante sensibili al gelo, MeteoSvizzera nel periodo tra il 15 marzo e il 31 ottobre pubblica avvisi di gelo al suolo. La prossima settimana sono attese in tutta la Svizzera forti gelate al suolo anche alle basse quote.
Si parla di una gelata al suolo quando la temperatura in prossimità del suolo (misurata a un’altezza di 5 cm dal terreno) scende sotto gli zero gradi. Gli avvisi sono suddivisi in due categorie: gelata al suolo debole o moderata (temperatura a 5 cm sopra il terreno compresa tra 0 e -4 gradi) e forte gelata al suolo (temperatura a 5 cm sopra il terreno inferiore a -4 gradi).
Affinché si verifichino importanti eventi di gelo tardivo, sono necessari alcuni elementi chiave. Prima di tutto deve essere presente una massa d'aria fredda, affluita di regola da nord o da est. Durante le cosiddette notti di irraggiamento, ovvero quando il cielo è sereno e il terreno può raffreddarsi liberamente, la temperatura a 5 cm è significativamente più bassa rispetto a quella rilevata a 2 metri. La differenza di temperatura è maggiore quando la nuvolosità è meno estesa o assente e quando l'aria è più secca e in assenza di vento. Durante le notti serene, per effetto dell'irraggiamento il terreno si raffredda e di conseguenza anche l'aria a contatto con esso. L'aria fredda, essendo più densa rispetto a quella più calda, discende lungo i pendii e si accumula nelle zone pianeggianti come pure negli avvallamenti. Per questo motivo sono questi i luoghi in cui registrano temperature più basse, e che sono i più sensibili alle gelate tardive. A Sud delle Alpi le zone più esposte alle gelate tardive sono le zone pianeggianti di fondovalle come il Piano di Magadino, il Piano Scairolo, la Campagna Adorna o il Basso Moesano per citarne solo alcune.
Particolarmente delicate per le colture sono le gelate più tardive che possono verificarsi a sud delle Alpi anche fino a maggio, e che possono arrecare danni anche ingenti alle colture e alla vegetazione già ben sviluppate.
Notti sotto lo zero
Un fronte freddo in movimento dalla Scandinavia ai Balcani sfiorerà tra oggi e domani le Alpi orientali. Esso sarà seguito da aria fredda di origine continentale che, a partire da lunedì sera, raggiungerà dalla Pianura Padana anche il versante sudalpino causando un raffreddamento di circa 10 gradi a 1.500 metri. Entro martedì sera, la nuvolosità si dissolverà gradualmente. Le notti tra martedì e mercoledì come pure quella tra mercoledì e giovedì saranno pressoché serene e senza vento. Per effetto del forte irraggiamento, le temperature si abbasseranno nelle zone pianeggianti a valori attorno o lievemente sotto lo zero, in particolare nella notte su giovedì. Nelle zone esposte al suolo le minime potranno scendere fino a -5 gradi.
Si tratta comunque di valori che nella seconda metà di marzo si raggiungono praticamente tutti gli anni.
