Confine

Cinque supercar con targa ticinese sequestrate dalla Finanza di Varese

Le vetture erano state importate in Italia eludendo le tasse doganali per 250 mila euro – Il valore complessivo delle macchine ammonta a 800 mila euro
Andrea Camurani
27.05.2024 09:11

Auto che non passano inosservate, specialmente alla Guardia di Finanza che non di rado ferma «bolidi» su quattro ruote. Ma non si tratta dei classici controlli stradali; piuttosto ai finanzieri interessa la verifica delle generalità del conducente, e soprattutto la provenienza delle macchine. E così è stato per le Fiamme Gialle di Varese che hanno scoperto un giro di supercar di lusso, tutte con targa ticinese, importate in Italia senza il pagamento delle tasse doganali.

Un «risparmio» costato all’erario italiano 250 mila euro di competenze doganali evase e che ha portato alla denuncia di alcuni imprenditori nel ramo di concessionarie d’auto nella zona del Gallaratese, in provincia di Varese, e al sequestro di ben cinque veicoli del valore complessivo di 800 mila euro. Si tratta di Porsche Macan, Porsche 911 Carrera 4s, Mercedes Classe G63 AMG V8, Lamborghini Huracan e McLaren 570S. Le auto, secondo la ricostruzione dei finanzieri, venivano noleggiate a privati cittadini. Dal comando della Guardia di Finanza di Varese spiegano che dal punto di vista doganale, l’autovettura può circolare in esenzione dei diritti di confine (dazio e IVA) se è stata presentato all’ufficio doganale competente la richiesta di temporanea esportazione, della durata di sei mesi al termine del quale il bene deve rientrare nel territorio extra UE (in questo caso nella Confederazione, Paese di provenienza delle macchine). Il regime di ammissione temporanea viene, dunque, autorizzato mediante presentazione alla dogana di arrivo della merce della dichiarazione doganale di temporanea importazione oppure di un «Carnet ATA». L’autorizzazione «è subordinata alla possibilità di identificare la merce in temporanea importazione attraverso marchi, numeri di serie, matricole, fotografie e deve essere prestata garanzia per i diritti doganali relativi alla merce in temporanea ammissione», spiegano ancora dalla Finanza di Varese.

Dagli elementi raccolti dalle pattuglie sul territorio è dunque emerso come per le cinque autovetture di lusso nulla era stato presentato alla dogana di competenza da parte delle società di autonoleggio che le possedevano, permettendo dunque la circolazione di questi veicoli in totale evasione dei diritti di confine, (quantificati come accennato in oltre 250 mila euro). Per la legge italiana si configura il reato di «contrabbando aggravato»: i responsabili sono stati così denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per violazioni al «Testo Unico delle Leggi Doganali», e le auto sono state sequestrate.

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