Locarno

Città Vecchia all'unisono: «Servono nuovi parcheggi»

Gli abitanti e i commercianti del quartiere hanno incontrato due municipali PLR ribadendo l'esigenza di altri posti auto per il nucleo storico
Ci vorrà un decennio per veder realizzato l'autosilo sotto il Parco Balli di Locarno. ©CdT/Archivio
Mauro Giacometti
27.01.2023 21:00

Dalla Città Vecchia una richiesta forte e chiara: «Abbiamo bisogno di nuovi parcheggi». Un’istanza per altri stalli, sia pubblici che privati, partita all’unisono dalla platea di partecipanti alla serata organizzata giovedì dalla Sezione PLR cittadina nella sala della Corporazione Borghese nell’ambito degli incontri itineranti nei quartieri di Locarno. Possibilità di parcheggio per i residenti nel nucleo cittadino, posti auto per i turisti, stalli per chi fa shopping nelle botteghe e nei negozi del nucleo storico, un raro esempio di centro commerciale cittadino, e soprattutto parcheggi intorno all’Ospedale La Carità, a maggior ragione con la nuova Ala Sud che si andrà a realizzare. «Già adesso certe categorie, come gli anziani, che si devono recare al pronto soccorso accompagnate, o per chi visita parenti ricoverati, si fa un’enorme fatica a trovare posti auto per la sosta. Figuriamoci quando verrà realizzata la nuova ala», ha evidenziato Franca Antognini, consigliera comunale PLR e vicepresidente della Pro Città Vecchia. Della nuova Ala Sud del nosocomio cittadino aveva appena finito di parlare il capodicastero Sviluppo economico e territoriale Nicola Pini, nel suo intervento sui futuri progetti di sviluppo che coinvolgono appunto la Città Vecchia. E nel rispondere alla collega di partito, Pini non ha lasciato molte speranze: «Avere un ospedale in centro città, che oltretutto ha delle prospettive di sviluppo, è una gran lusso per Locarno. Purtroppo il risvolto negativo è che proprio perché è nel cuore cittadino non ci sono spazi sufficienti per realizzare altri parcheggi. In Municipio stiamo valutando alcune opzioni, anche sulla base di uno studio pianificatorio e della viabilità del comparto Cinque Vie e della cosiddetta Porta Sant’Antonio, ma non sarei ottimista per quanto riguarda altre possibilità di posti auto nei dintorni della Carità», ha precisato.

Fart da valutare

Qualche intoppo potrebbe riservarlo anche un eventuale progetto di autosilo sul sedime delle Fart, attualmente occupato da un parcheggio, fermo restando che nell’attuale Piano Regolatore non è prevista alcuna possibilità edificatoria in quei terreni, ha ancora detto Pini. D’altra parte sempre sul tema parcheggi anche il collega di Esecutivo cittadino Davide Giovannacci, capodicastero Finanze e sicurezza, non ha fornito buone nuove sull’autosilo del Parco Balli per il quale la Città ha già speso 9 milioni di franchi acquistando il sedime dai privati. «C’è un ricorso sulla variante di PR fermo da tre anni al Consiglio di Stato - ha spiegato -. E anche ammesso che ci venga dato il via libera a breve occorre mettere in conto almeno un decennio per vedere parcheggiare le prime auto nell’autosilo del Parco Balli», ha spiegato con franchezza Giovannacci.

Tanta carne al fuoco

Parcheggi a parte, di carne al fuoco da cuocere sul camino della Città Vecchia, comunque, ce n’è abbastanza, come hanno ricordato i due municipali nel loro intervento. Si va dal restauro conservativo della Collegiata di Sant’Antonio, salutato con entusiasmo anche dal presidente del Consiglio comunale Mauro Belgeri, a quello del Castello Visconteo, del quale è già stata avviata la fase progettuale; dal comparto Santa Caterina e futura sede del Museo cantonale di storia naturale, alla nuova cartellonistica e più in generale al progetto di arredo-urbano che si andranno a concretizzare a breve. «D’accordo l’autosilo, anche se finirà con il generare altro traffico di transito e parassitario, ma la Città Vecchia è viva, vivibile e basterebbe poco per renderla ancora più attrattiva per chi ci abita o la visita», ha sottolineato l’architetto Michele Bardelli, trovando il plauso degli altri residenti presenti in sala.

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