Concorso

Collina d’Oro cerca partner per alloggi accessibili

Il Comune ha lanciato un concorso per trovare investitori interessati a riqualificare edifici abbandonati nei nuclei di Gentilino e di Viglio con lo scopo di inserivi appartamenti
L’edificio da riqualificare nel nucleo di Gentilino. ©CDT/CHIARA ZOCCHETTI
Federico Storni
11.02.2021 06:00

Collina d’Oro è alla caccia di partner privati per creare alloggi a pigione accessibile sul proprio territorio. Il Comune intende infatti cedere, tramite diritto di superficie, sue proprietà a potenziali investitori interessati, tramite concorso.

Il bando

Il concorso, pubblicato ieri, si struttura in due fasi. La prima sarà di prequalifica e tesa a selezionare al massimo cinque concorrenti idonei che potranno accedere alla fase successiva. Fra questi cinque - è la seconda fase - ne verrà selezionato uno sulla base di un’offerta economico-finanziaria per la concessione di un diritto di superficie (valido sessant’anni) sui fondi, al fine di realizzare gli alloggi a pigione accessibile.

Pigione accessibile, dunque, e non sostenibile o moderata. Non si tratta solo di una sfumatura linguistica, ci spiega la sindaca Sabrina Romelli, in quanto nella seconda ipotesi sarebbero scattate ulteriori normative e vincoli.

Possibili demolizioni

«Ci lavoriamo da diverso tempo - dice Romelli. - L’idea nasce da due constatazioni. La prima è che gli edifici oggetto del concorso sono da riqualificare. La seconda è che gli affitti in Comune sono per la maggior parte abbastanza elevati. Con questa iniziativa crediamo di prendere due piccioni con una fava, riqualificando stabili in nuclei storici e inserendovi appartamenti a pigione accessibile».

Gli edifici in questione sono tre, due adiacenti nel nucleo di Gentilino e uno nel nucleo di Viglio, disabitati e abbandonati da un po’. Il concorso lascia la libertà di decidere ai potenziali investitori se ristrutturarli o demolirli (in ogni caso chi vincerà dovrà prenderli in blocco). Secondo Romelli sarà più probabile la seconda ipotesi, perché «le ristrutturazioni sono solitamente molto onerose»: «In ogni caso i volumi per fare palazzine da 100 appartamenti non ci sono. Gli edifici sono in zona di nucleo e immagino che chi vincerà vorrà sfruttare al massimo gli indici permessi da Piano regolatore, ma anche se verranno demoliti, le nuove costruzioni sottostaranno alle procedure edilizie per i nuclei». Procedure più stringenti per tipologia di edificio e materiali che non quelle per costruire in periferia. Le eventuali nuove costruzioni dovranno, in altre parole, sembrare case da nucleo e inserirsi in modo armonioso.

«Non siamo immobilaristi»

Quanto al perché Collina d’Oro abbia deciso di rivolgersi a privati per questa operazione, è presto detto: «Riteniamo che il Municipio non debba diventare un immobiliarista, perché non abbiamo la struttura per farlo - afferma Romelli. - Non essendo un’agenzia immobiliare riteniamo di non esseri noi a dover cominciare a costruire, pertanto abbiamo pensato alla soluzione di un partenariato fra pubblico e privato. Soluzione che so essere piuttosto frequente in Svizzera interna».

Personalmente, Romelli si aspetta che a concorrere saranno in particolare casse pensioni e assicurazioni, cioè i principali attori immobiliari in Svizzera negli ultimi anni. Ma questo non esclude altri enti: «Una cooperativa d’abitazione? Da noi non si usano molto e non so se ve ne sono di attive dalle nostre parti, ma potrebbe essere una proposta interessante. Di certo il concorso non le esclude».

Perché ora

Il concorso sarà uno degli ultimi progetti di Romelli. È noto da tempo che la sindaca non si ripresenterà il prossimo aprile: «Ci tenevo che si cominciasse ora, così sceglieremo i cinque candidati ancora in questa legislatura e il prossimo Esecutivo avrà la procedura avviata e dovrà solo continuarla». Sarà più difficile, in altre parole, che il progetto finisca in un cassetto. Il termine d’inoltro delle candidature è stato fissato al 9 di aprile, undici giorni prima della chiamata alle urne che deciderà il nuovo Muncipio.