Compra pellicce a Lugano, ma di specie protette: denunciato
Nelle scorse settimane, presso il valico di Lanzo d'Intelvi, i militari della Guardia di Finanza hanno fermato un cittadino italiano residente a Napoli nel corso dei consueti controlli lungo il confine. Dopo le classiche domande di rito, l'uomo – classe 1985 – ha spiegato di avere con sé, in auto, un numero imprecisato di pellicce di scarso valore acquistate a Lugano per circa 600 franchi, scrive in una nota la stessa Guardia di Finanza. Visibilmente innervosito, l'uomo ha poi esibito una ricevuta d'acquisto per un numero di pellicce diverso rispetto a quelle effettivamente trasportate: dodici invece di quindici.
Da successivi approfondimenti, l'uomo è risultato – citiamo – «gravato da reati contro il patrimonio e porto abusivo d’armi». E le pellicce? Dopo i riscontri del caso, è emerso che due sono, rispettivamente, in pelle di lince e in pelle di giaguaro. Due specie protette in base alla Convenzione di Washington sul commercio internazionale. Per questo, l'uomo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Como per violazione dell’art. 1, L. nr. 150 del 7 febbraio 1992. Le pellicce sono state sequestrate.
La Guardia di Finanza, si legge nel comunicato, da tempo ha allestito uno strutturato dispositivo di contrasto al commercio internazionale illegale di flora e fauna selvatica a tutela delle specie in via di estinzione e a salvaguardia della biodiversità. Un'attività, questa, svolta congiuntamente con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.