Condanna confermata per il «foreign fighter» locarnese

Il «foreign fighter» locarnese Johan Cosar è stato di nuovo condannato per aver violato la legge militare svizzera, arruolandosi in un esercito di guerriglieri e combattendo in Siria, paese d’origine della sua famiglia. La corte del Tribunale Militare di Appello 3, riunitasi a Locarno e presieduta dal colonnello Gianluigi Della Santa, ha sostanzialmente confermato la sentenza di primo grado emessa a Bellinzona nel 2019 e nella quale il 39.enne ex sergente dell’esercito svizzero fu condannato, riducendo però lievemente la pena pecuniaria rispetto al giudizio di primo grado da 90 a 70 aliquote giornaliere da 50 franchi ciascuna più una multa di 500 franchi da pagare, pena la carcerazione. Fondamentale nell’emettere la sentenza d’appello, come ha ricordato il presidente della giuria Della Santa, la violazione da parte dell’imputato dell’articolo 94, primo capoverso, del Codice penale militare secondo il quale ad un cittadino svizzero è vietato prestare servizio in un esercito straniero - mettendo dunque a rischio la neutralità elvetica e le buone relazioni internazionali del nostro paese - senza aver ottenuto l’autorizzazione da parte del Consiglio federale. Cosar e i suoi legali, Luisa Polli e Yasar Ravi, hanno già annunciato che ricorreranno in Cassazione.