Condannato per assassinio il padre, assolto il figlio

Colpevole di assassinio il padre, prosciolto da ogni accusa il figlio. Così ha deciso la Corte, condannando Pasquale Ignorato a 17 anni da scontare.
Il 27 novembre 2015 uccise, colpendolo con una mazza di ferro, Angelo Falconi in un’autorimessa di via Valdani a Chiasso. Il figlio Mirko, che era a sua volta stato accusato dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier di assassinio, è stato assolto.
Assassinio, come proposto dal Ministero pubblico, e non omicidio intenzionale come invece chiedeva la difesa (l’avvocato Marco Bertoli). Questo perché Pasquale Ignorato agì - così ha spiegato il giudice Marco Villa - senza mostrare scrupoli e colpì Falconi a più riprese, in modo violentissimo e anche quando non aveva più alcun modo di difendersi. «Si sarebbe potuto fermare dopo il primo colpo, ma è andato avanti e l’ha colpito altre 5 o 10 volte. È stata una mattanza».
La Corte ha invece come detto deciso di assolvere da ogni accusa Mirko Ignorato. Il giovane (all’epoca dei fatti aveva 23 anni) era sì sul posto, ma non c’è prova di un suo intervento violento nei confronti della vittima. E non c’è neppure prova dell’arma che, stando all’accusa, avrebbe utilizzato: un coltello. Coltello mai trovato e che anche giudice e assessori giurati dubitano sia mai esistito.
L’avvocato Bertoli presenterà quasi certamente ricorso. Non essendoci stata premeditazione chiederà una pena più bassa. La procuratrice pubblica, invece, valuterà.