«Continuare a temporeggiare è inaccettabile»

«Continuare a temporeggiare è davvero inaccettabile e incomprensibile». Questo, a caldo, il commento dell’Unione contadini ticinesi (UCT) dopo i tentennamenti del Consiglio di Stato. «Non si capisce neppure bene cosa debba ancora approfondire il Governo, visto che la revisione dell'ordinanza sulla caccia è entrata in vigore il 15 luglio 2021» prosegue, nella sua presa di posizione, l'UCT. «E, nel caso, perché questi approfondimenti non sono stati fatti prima?».
I contadini, chiarisce l’UCT, «si sentono completamente dimenticati, mentre invece avrebbero assoluta necessità di ricevere un segnale forte da parte del Cantone. Il Governo, invece, per tutta risposta tergiversa, e anzi sembra voler andare in senso contrario a quanto ormai chiediamo da tempo, ossia l’abbattimento dei lupi di Cerentino e Novazzano che hanno predato in maniera sproporzionata».
Anche perché, chiosa l’UCT, «negli altri cantoni (vedi Uri, Grigioni e Vallese) i Governi sono molto più pragmatici, in Ticino, invece, sembra non importare molto della condizione in cui versano le famiglie contadine, abbandonate a loro stesse. È gravissimo, ma soprattutto è molto triste».
E il dito è puntato soprattutto contro l’Esecutivo, visto che «i funzionari si sono mossi per tempo, e dopo aver visto le situazioni specifiche hanno raccomandato l’abbattimento. E allora perché - si chiede l’UCT - il Governo si ostina a non voler ascoltare e attuare quanto stabilito dalla Legge?».