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Convivenza tra auto e biciclette, la viabilità del futuro sarà così

Il Programma d’agglomerato del Locarnese di quinta generazione prevede diversi interventi per rendere più sicure alcune arterie del comprensorio con restringimenti del campo stradale e anche la posa di impianti semaforici
Il documento prevede investimenti per 53 milioni, con un orizzonte che va fino al 2035. © CdT/Archivio
Spartaco De Bernardi
07.10.2024 06:00

Proseguire gli sforzi verso un cambiamento tangibile delle abitudini di mobilità della popolazione nel locarnese. È questo uno dei principali obiettivi del Programma d’agglomerato di quinta generazione (PALoc5) il cui rapporto intermedio è in consultazione fino al 29 novembre. Obiettivo che si intende perseguire favorendo gli spostamenti in bicicletta, raddoppiandoli rispetto a quelli registrati nel 2017 (vedi CdT di venerdì 27 settembre), non solo all’interno del polo urbano ma anche nelle zone limitrofe, sia di pianura sia collinari o di valle. Come già riferito da queste colonne, il PALoc5 propone tutta una serie di misure atte a favorire l’utilizzo della bici per i cosiddetti spostamenti utilitari, ossia per recarsi al lavoro, a scuola o per qualsiasi altra necessità quotidiana. Combinate con quelle per il potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico, queste misure dovrebbero tradursi in un minor utilizzo dei mezzi a motore privati.

Vie Simen e Nessi più strette

L’obiettivo è di riuscire, anche grazie ad una serie di interventi lungo gli assi secondari, a diminuire, o quantomeno a contenere, l’aumento del traffico individuale motorizzato indirizzandolo verso gli assi di scorrimento principali. Vediamo dunque alcuni di questi interventi elencati nel capitolo «Riqualifica e sicurezza spazio stradale», ad iniziare dalla riqualifica urbana di via Simen a Minusio e di via Nessi a Muralto. Con la riduzione del campo stradale e l’introduzione del limite di velocità a 30 chilometri orari nonché di un senso unico di circolazione da est verso ovest in corrispondenza del Centro Elisarion, si mira a ridurre in modo tangibile il traffico motorizzato. E questo per rispondere in modo adeguato alle esigenze di miglioramento della sicurezza e della qualità di vita nei quartieri attraversati da queste due arterie. Ciò potrà favorire lo sviluppo di insediamenti di qualità in un contesto ben servito dai trasporti pubblici e dagli assi di mobilità lenta. L’intervento è completato dalla realizzazione di una ciclo-strada lungo tutto l’asse di via Nessi-via Simen, coerentemente con la nuova visione di gestione della mobilità ciclabile promossa dal PALoc 5 all’interno dell’agglomerato. Già pronto lo studio di fattibilità commissionato dai Comuni di Minusio e Muralto.

Zona d’incontro in via Pioda

Una riqualifica multimodale, cioè che consentirà una migliore convivenza tra i vari mezzi di trasporto, è prevista anche per via Franzoni a Locarno favorendo in particolare la mobilità lenta ed il trasporto pubblico. Pure in questo caso gli interventi mirano a favorire lo sviluppo di insediamenti di qualità, oltre che evidentemente ad accrescere la sicurezza in una zona centrale e popolosa della Città caratterizzata oggi da un elevato carico di traffico. Si pensa, in particolare, a flussi veicolari unidirezionali situati ai margini dello spazio pubblico, mentre la fascia centrale dovrebbe essere riservata a pedoni e ciclisti. Restiamo a Locarno, ma spostiamoci in via Pioda, dove il PALoc5, traendo spunto dallo studio urbanistico commissionato dal Municipio, prevede la creazione di una zona d’incontro. L’intervento si completa con la posa di elementi di arredo, di una nuova pavimentazione e di verde urbano.

Gerra sotto la lente

Tra le altre misure citiamo quella che ha quale obiettivo il miglioramento della sicurezza all’incrocio tra la strada cantonale e quelle che conducono, rispettivamente ad Agarone e alla zona delle campagne. Lì è prevista la posa di un impianto semaforico che migliori le attuali difficoltà di svolta o di inserimento sulla Cantonale per chi proviene dalle due strade secondarie oppure le vuole imboccare. Sempre in tema di incroci critici, il PALoc non dimentica quello sulla litoranea a Porto Ronco con la strada che conduce a Ronco sopra Ascona. Anche in questo caso si prevede la posa di un impianto semaforico che scatterebbe sul rosso per chi percorre la litoranea quando sull’asse secondario, ovvero quello che sale verso la collina, si crea una colonna di autoveicoli. Oltre a migliorare le condizioni di sicurezza e di viabilità all’incrocio, la misura favorirebbe anche il flusso dei mezzi di trasporto pubblici ed anche la gestione in tutta sicurezza degli attraversamenti pedonali.

Questione di priorità

Tutte le misure per migliorare la convivenza tra traffico motorizzato e mobilità lenta fin qui descritte ricadono nella priorità A, cioè la cui realizzazione è prevista sull’arco temporale 2028-2031. Ve ne è poi un’altra, indicata sempre nel capitolo «Riqualifica e sicurezza spazio stradale», che è classificata come priorità B (2032-2035). Si tratta dell’allargamento del campo stradale, dagli attuali 5,50-6 metri fino a 7, della cantonale che da Solduno porta a Ponte Brolla, con necessità di realizzare puntualmente un muro di sostegno. La misura concorre al miglioramento della sicurezza stradale nel collegamento tra valli (Vallemaggia, Terre di Pedemonte e Onsernone) e favorisce anche la circolazione del trasporto pubblico su gomma, segnatamente per la linea regionale 315 della Vallemaggia.