Lugano

Così l'ex Macello durante l'irruzione

Matrioska di TeleTicino ha mostrato alcune immagini scattate nella notte tra il 29 e il 30 maggio 2021
Red. Online
31.05.2022 21:01

A un anno dallo sgombero del centro sociale e dalla demolizione di una parte dell’ex Macello la trasmissione Matrioska di Teleticino è tornata, questa sera, a occuparsi della vicenda. Mostrando alcune immagini scattate quando, la notte a cavallo tra il 29 e il 30 maggio 2021, la polizia fece irruzione. Immagini - la cui esistenza era nota da un po’ - che siamo riusciti anche noi a ottenere e che mostrano situazioni di incuria all’interno del centro sociale, o perlomeno in parti di esso. 

Fotografie scattate dagli agenti, appunto, pochi istanti dopo aver ricevuto l’ordine di entrare nell’ex Macello e liberare gli spazi che gli autogestiti occupavano dal 2002 e da cui alcuni mesi prima, attraverso un ordine di sfratto, il Municipio aveva deciso di farli andar via. Quella sera, dopo che un gruppo di simpatizzanti aveva provvisoriamente occupato un altro immobile (il Vanoni a Molino Nuovo) le autorità avevano deciso di intervenire sgomberando prima l’ex Macello e poi demolendo una parte della struttura. Fattispecie, quest’ultima, che ha poi portato all’apertura di un’inchiesta penale – ancora aperta dato che sul decreto d’abbandono firmato dal procuratore generale Andrea Pagani dovrà esprimersi la Corte dei reclami - visto che la Polizia cantonale ha per errore dato ordine di abbattere una pezzo dell’edificio che invece il Municipio di Lugano non intendeva veder distrutto. Ma torniamo alle foto, che hanno fatto molto discutere. Si vede per esempio una stanza piena di rifiuti (lattine, vestiti sparpagliati sul pavimento e piatti sporchi ammucchiati un po’ ovunque, presumibilmente da parecchi giorni). Ironica, per certi versi, una scritta sulla parete, che recita: «Apoteosi dell’ordine». Altre fotografie immortalano lo stato delle cucine e dei bagni. «Sono immagini - ha commentato in studio la capodicastero Sicurezza Karin Valenzano Rossi - che si commentano da sole». Alla trasmissione era presente tra gli altri anche l’ex rettore dell’USI Boas Erez, che negli scorsi mesi si era proposto come moderatore tra il Municipio e gli autogestiti. «Si tratta di immagini - ha commentato - che vengono tirate fuori ora per giustificare non si sa bene cosa».