Il caso

«Credevo di aver visto qualcuno, ma era il mio riflesso»

Lo scrittore e social manager Antonio Schiena non è stato tenero con Bellinzona su Instagram - È il solito ritornello della «città morta», mica poi tanto vero
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
24.04.2024 17:23

«Il ricordo più bello che mi porterò di questi due giorni in Ticino è la quantità di persone in giro di sera a Bellinzona: nemmeno nei miei sogni più rosei c’è così poca gente. A un certo punto credevo di aver visto qualcuno e invece era il mio riflesso in una vetrina. Spettacolare». Non ci è andato per il sottile, attraverso una «Stories» su Instagram pubblicata ieri che ritrae piazza del Sole dall’alto, lo scrittore e social manager italiano Antonio Schiena, uno da oltre 400 mila follower. Siamo alle solite: la Turrita è una città «morta»?

Eventi ce ne sono

Se consideriamo gli eventi, numeri alla mano, la risposta è no. Certo, se la paragoniamo a Roma, dove da anni vive Schiena, non c’è storia. Ed è pur vero che, in assenza di un appuntamento preciso (come possono essere il Rabadan, la festa del vino PerBacco, il villaggio natalizio, eccetera), nella capitale ticinese la sera non c’è il pienone. Ma questo - nessuno si offenderà - vale per buona parte dell'anno anche per le altre città ticinesi. L'autore di «Non contate su di me» e di «Chiodi» ha però forse un tantino esagerato. Bisognerebbe capire come mai si è lasciato andare a quel commento sarcastico.

Quell'etichetta

Bellinzona città «morta», dunque? Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase, anche e soprattutto da parte di chi nella città ci lavora o addirittura ci abita. «Una volta che ti viene affibbiata un’etichetta poi è difficile levartela. Per questa estate abbiamo presentato un programma di eventi assolutamente degno di rilievo. Non abbiamo, è vero, i grandi appuntamenti che per motivi diversi propongono Locarno e, in parte, Lugano. Noi vogliamo essere complementari e per certi aspetti costituire un’alternativa a quell’offerta: credo che con il programma proposto ci riusciamo abbastanza bene», ci aveva confidato a metà luglio il sindaco Mario Branda. 

Di sicuro la capitale, viva, lo era stata ad esempio alla fine dell'estate. Pensiamo alla Festa federale della musica popolare. O durante l'ultima edizione del carnevale, nonostante alcuni giorni/sera di pioggia. O c’è poco o niente oppure c’è troppo. Le vie di mezzo sono rare, all'ombra della Fortezza. La prossima volta, parafrasando il titolo del suo libro più noto, speriamo di poter «contare» su Antonio Schiena, noi bellinzonesi.