Dal Casinò un jackpot per la città

Lugano: l'azienda distribuisce dividendi nonostante l'ennesima diminuzione delle giocate
(foto Maffi)
Red. Online
17.06.2015 05:00

LUGANO - Certi affezionati della roulette, prima di ogni giro, sono soliti lasciare qualche fiche al croupier nella speranza che la fortuna, passando dalla sua mano, faccia fermare la pallina bianca sui numeri giusti. La scena era piuttosto frequente negli anni d'oro dei casinò, oggi meno. A Lugano i ricavi dalle mance sono calati dai quasi 2 milioni di franchi del 2013 agli 1,6 dell'anno scorso. «È un segnale inequivocabile che la gente gioca meno» ha sottolineato ieri il presidente della casa da gioco Emanuele Stauffer dopo l'assemblea degli azionisti. Il consuntivo 2014 parla di un calo del prodotto lordo dei giochi da 50 a 44 milioni dovuto a un crollo dei ricavi dalle slot machines, mentre quelli accumulati sui tavoli verdi, dopo la caduta verticale del 2012 e l'assestamento del 2013, stanno mostrando una lieve ripresa. Tutto ciò considerando che il cantiere per concentrare l'attività su due piani (con il terzo che viene affittato per eventi e cene aziendali) ha comportato la chiusura di ognuno di essi per tre mesi, in due momenti distinti. Guardando alle altre voci dei conti, sono diminuiti anche i costi del personale (da 15,2 a 14,8 milioni) un risparmio che ha contribuito a far chiudere il bilancio nelle cifre nere, con un avanzo di 63 mila franchi nettamente inferiore a quello di 1,5 milioni messo a referto nel 2013. «Siamo riusciti a contenere gli effetti negativi della crisi» ha spiegato Stauffer. Crisi generale del settore s'intende, perché quella causata dal nuovo cambio euro-franco si farà sentire sul prossimo bilancio.

Sorpresa da spartireIl momento difficile che sta vivendo la casa da gioco cittadina, come del resto le sue concorrenti, aumenta la sorpresa per la decisione del consiglio d'amministrazione di distribuire agli azionisti un dividendo di 750 mila franchi. Mezzo milione andrà alla Città di Lugano il resto a Casinos Austria e a piccoli azionisti privati. «Il Municipio non ci ha chiesto nulla – ha spiegato Stauffer – ma siamo al corrente delle difficoltà finanziarie che sta attraversando il Comune e la situazione patrimoniale del Casinò è talmente buona (capitale proprio sceso da 51,2 a 49,7 milioni, ndr) che abbiamo ritenuto di poter attingere alle nostre riserve».

Cambiare giocoStauffer assicura che il Casinò non si sta concentrando soltanto sulla contrazione delle spese (applicata di recente con il taglio del direttore Luca Antonini e del responsabile della sicurezza Simon Sandro Fumarola) ma anche sulla «reazione» necessaria a rilanciare la struttura di via Stauffacher.