Dal lockdown alla guerra in Ucraina, e gli acquisti online dei ticinesi cambiano
Durante la pandemia, specialmente nel periodo del lockdown, lo shopping si è spostato prevalentemente online. Se molti negozi sono corsi ai ripari muovendosi sempre più verso l’e-commerce, i marketplace digitali hanno vissuto un periodo d’oro. Il portale tutti.ch, tra aprile e maggio 2020, ha registrato cifre record mai viste prima: fino al 30% in più in termini di utilizzo rispetto all'anno precedente. Inutile dire che, viste le limitazioni pandemiche, i prodotti più cercati sono stati quelli per la casa, dagli strumenti per tenersi in forma alla merce legata al fai da te e all’intrattenimento. Ora che le restrizioni anti-COVID sono andate in pensione, quali sono le nuove tendenze del commercio online? La guerra in Ucraina ha in qualche modo influenzato gli acquisti dei ticinesi? Facciamo il punto con Patrizia Negri, digital content manager di tutti.ch.
Gli anni della pandemia
Come detto, il periodo del lockdown è coinciso con un boom di utenti sui marketplace virtuali, ma in generale la crescita su tutti.ch è stata costante negli ultimi anni. Secondo Patrizia Negri, questo trend è dovuto al «cambiamento del comportamento dei consumatori. La sostenibilità sta assumendo un'importanza sempre maggiore. Sul nostro sito gli utenti possono fare un buon affare e allo stesso tempo proteggere l'ambiente. Questo rende la piattaforma interessante per il futuro. Dopo la situazione eccezionale nel 2020, la crescita è tornata a un livello normale nel corso degli ultimi due anni», precisa la digital content manager. «Durante la pandemia – aggiunge la nostra interlocutrice - hanno guadagnato popolarità soprattutto le categorie del mercato generale, tra cui Film, Giocattoli & Artigianato, Sport & Outdoor, Giardino & Artigianato e Computer & Accessori». Ovviamente, spiega Patrizia Negri, «ci sono state anche categorie in cui la domanda è diminuita a causa delle incertezze legate al coronavirus. Parlo ad esempio di categorie come Biglietti & Voucher, Offerte di Lavoro, Immobili o Automobili. Con il progredire della pandemia sia l'offerta che la domanda sono tornate a livelli normali».
Poi è arrivata la guerra…
La guerra in Ucraina, la crisi energetica e l’aumento dei prezzi di alcuni prodotti, tra cui gli alimentari, hanno influenzato la richiesta di determinati beni o servizi? La digital content manager risponde: «I dati a disposizione sono ancora troppo pochi per poter fare affermazioni significative. Vi sono inoltre numerosi altri fattori - tra cui la stagionalità - che influenzano la domanda e l'offerta su tutti.ch». Tuttavia, aggiunge, «ci sono alcune offerte relative all'Ucraina o alla Russia. tutti.ch come mercato online è adatto a offrire vari servizi o prodotti gratuiti per sostenere le persone anche in situazioni difficili. A tal fine, il nostro portale ha sostenuto le organizzazioni di volontariato nel far conoscere ai rifugiati la piattaforma e come utilizzarla, ad esempio per cercare articoli gratuiti adatti».
Most wanted: lavoro e appartamenti
Messi «in soffitta» i vari tapis roulant e le cyclette usati durante il lockdown, gli interessi si sono spostati verso altri lidi. Patrizia Negri delinea un bilancio: «I ticinesi sono molto presenti su tutti.ch. Nel Canton Ticino, ad esempio, l'attività degli utenti per l'anno in corso è addirittura superiore a quella dell'inizio della pandemia. È difficile dire il perché di questa situazione. Sicuramente gioca un ruolo il fatto che in Ticino l'Immobiliare è una delle categorie più popolari e forti della piattaforma. Durante la pandemia, questa categoria non è cresciuta così tanto altre categorie». Oggi la situazione è decisamente diversa, conclude la nostra interlocutrice: «Le categorie più popolari in Ticino vedono al primo posto le Offerte di Lavoro (in particolare nei settori ospitalità, artigianato e costruzioni, assistenza all'infanzia e pulizie), seguite da Appartamenti, Mobili, Auto, Moto, nonché Strumenti & Macchinari».