Lugano

Dal parco San Grato alle fontane danzanti

Meno di una decina gli oggetti all’attenzione del Legislativo luganese nella seduta di domani – Spiccano la revisione del Regolamento sociale e un accenno di polemica sull’Agenzia NQC
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Lugano
01.10.2023 23:00

Dopo un’estate politicamente soporifera, nell’ultima settimana partiti e movimenti attivi in riva al Ceresio hanno dato segnali di risveglio, in quelli che fra qualche anno potranno essere ricordati come i prodromi alle Elezioni comunali del 2024. Domani si ritroveranno tutti sotto lo stesso tetto - quello di Palazzo Civico per la seduta ordinaria del Consiglio comunale - ma non per affrontare gli stessi temi. Preventivi, moltiplicatore e piani finanziari - recenti oggetti del contendere - saranno infatti tema di un’altra seduta. Ma chissà che gli sviluppi degli ultimi giorni non tracimino anche in altri oggetti all’attenzione del Legislativo.

I temi principali...

Qualche settimana fa avevamo riferito di quanta carne al fuoco avesse il Legislativo nelle cinque sedute da qua alle elezioni. Di quei temi, all’ordine del giorno ve ne sono tutto sommato pochi e uno potrebbe slittare (l’ok alla spesa di 6,5 milioni per attuare il Piano di mobilità scolastico: al momento di andare in stampa non risultava ancora esserci il necessario rapporto della Commissione della gestione). Potrebbe però essere la volta buona per il passaggio del parco San Grato di Carona nel patrimonio cittadino (oggi è di Lugano Region). Dopo un tentativo fallito e un lungo negoziato dovrebbe essere stata trovata una soluzione di compromesso in grado di soddisfare tutti. Potrebbe invece fare più discutere la revisione del Regolamento sociale, non fosse che dei 5 milioni di spesa annua auspicati da alcuni per aiutare i più bisognosi, la revisione aumenta sì la spesa, ma nell’ordine dei 400 mila franchi.

...e la possibile sorpresa

Per il resto all’ordine del giorno vi sono trattande che sembrano destinate a scorrere vie lisce, come l’ultima, una mozione che chiede la posa di «fontane danzanti» da qualche parte in città, cosa con cui sono tutti concordi. C’è anche un possibile dove: davanti al LAC, nel lago. Unica possibile eccezione, l’annuale approvazione dei conti dell’Agenzia Nuovo Quartiere di Cornaredo (NQC). La Commissione della gestione ha infatti colto l’occasione per chiedersi, quasi en passant, se tale Ente autonomo (composto da esponenti della Città, di Canobbio e di Porza) abbia ancora senso di esistere «considerato che la maggior parte delle attività vengono di fatto coordinate dalla Città di Lugano se non addirittura svolte dai servizi dell’amministrazione stessa». L’Agenzia è inoltre accusata di un certo immobilismo nello svolgimento di uno dei suoi compiti, ovvero determinare in che modo il gettito fiscale dell’NQC sarà diviso in futuro fra i tre Comuni.