Stabio

Dal terreno abbandonato la rigenerazione urbana

Da anni l’area dell’ex Rapelli, tra via Cantonale e via Giulia, è una ferita aperta e fino ad oggi i progetti per riqualificarla non hanno visto la luce – All’orizzonte, ora, v’è una completa riqualificazione: è «Stabio Garden Living»
©CdT/Gabriele Putzu
Stefano Lippmann
01.12.2023 06:00

Giace dormiente – ma non è neppure sbagliato parlare di abbandono – da diversi anni. Eppure le attenzioni nei suoi confronti non sono mancate. A Stabio, incastonato tra via Cantonale – la strada che porta al valico del Gaggiolo – e via Giulia (la via che porta nel nucleo) v’è infatti un’ampia porzione di terreno... senza destinazione. È il sedime ex Rapelli, dove una volta sorgeva la storica azienda specializzata nella produzione di prodotti alimentari. Dopo il trasloco il terreno è rimasto sostanzialmente in stato di abbandono. Negli ultimi dieci anni alcuni gruppi immobiliari si sono dimostrati interessati all’area, ma per diversi motivi non se n’è mai fatto nulla. Ora, però, il vento sembra essere davvero cambiato. Il 12 dicembre verrà infatti presentato «Stabio Garden Living», il progetto architettonico che riqualificherà, appunto, i terreni ex Rapelli. «Stabio Garden Living – annunciano i promotori, ovvero il gruppo A++ e il brand Keturah – è molto più di una mera struttura residenziale; la riqualifica territoriale è una visione audace che abbraccia un nuovo stile di vita: comodo, completo di servizi e arricchito da una vasta gamma di elementi integrati, il complesso si presenta come una spazio esclusivo e sicuro». Per le menti della rinascita non vi sono dubbi: «Questa zona, oggi abbandonata e incolta, diventerà il palcoscenico di una rinascita, in cui anche gli edifici storici esistenti saranno rinnovati e riportati al loro antico splendore per riflettere la loro importanza nel contesto cittadino». Il progetto, come detto, sarà presentato tra un paio di settimane. Con esso, va da sé, si conosceranno anche i dettagli. Nell’attesa, abbiamo contattato il sindaco Simone Castelletti il quale accoglie positivamente l’annunciato cambio di rotta per la grande porzione di terreno: «Il sedime è stato trascurato per troppi anni – premette –. Avere dei nuovi interlocutori, dal punto di vista del Municipio è sicuramente un passo importante».

I lavori preparatori, grazie anche alla possibilità di riprendere le licenze edilizie in essere, sembrano essere stati piuttosto celeri: la prossima primavera, infatti, si darà il primo colpo di pala. «Verranno utilizzati materiali sostenibili e saranno realizzate diverse zone verdi – evidenzia Castelletti –. Il progetto tiene in considerazione tutto quello che riguarda il discorso di sotenibilità. E vi sono già stati contatti con le Aziende Municipalizzate per la posa di pannelli fotovoltaici». C’è ottimismo, ora si attende la presentazione del progetto.