Dal Ticino all'Africa: se ogni Paese ha un suono, qual è quello del Ghana?

Dodicesimo capitolo
Accra, 2 aprile 2025. Ho già scritto precedentemente che, quando pedalo, non ascolto musica, podcast o audiolibri vari. Mi piace ascoltare che cosa succede attorno a me, i suoni naturali dell'ambiente in cui sono immerso. E così stanotte, la mia ultima in Africa prima di ripartire per l'Europa, mentre sono sdraiato nel letto e il rumore del ventilatore riempe la stanza, ripenso agli ultimi 4 mesi di viaggio e mi sembra di poter ricostruire una colonna sonora in cui ogni Paese ha le sue note. Si va dai richiami alla preghiera del Marocco al vento della Mauritania, passando per il traffico della Guinea, gli uccelli della Sierra Leone e molto altro ancora. E, finalmente, si arriva al Ghana. Che suono ha avuto il Ghana?
Il Ghana ha avuto principalmente il suono delle onde, di una vita tranquilla, delle chiacchiere sulla spiaggia e di una serenità che desideravo e che ho fortunatamente trovato. Il suono del Ghana è stato quello di una dolce transizione che mi ha preparato ad abbandonare il continente africano per rimettere piede in Europa. Gran parte del tempo che ho passato in questa nazione, affacciata sul Golfo della Guinea, l'ho trascorso in un piccolo paesino di mare a fare surf, prendendomi una piccola pausa dal mondo della bicicletta e dagli spostamenti continui. Mi sono creato una piccola routine fatta di pancake, surf e riso fritto che, per certi versi, mi ricordava la mia prima esperienza di viaggio in Indonesia. Nei momenti in cui la marea era troppo bassa per potermi buttare in mare, mi sedevo e pensavo a quanto ho vissuto negli ultimi mesi. Non realizzo ancora che ho trascorso 7.300 chilometri in sella a una bicicletta da 50 chili a esplorare questo angolo di mondo. E son ben cosciente che, forse, «angolo di mondo» è riduttivo. Un’esperienza incredibilmente preziosa, che ancora non riesco a comprendere fino in fondo e che avrà bisogno di tempo per rivelare tutto il suo significato. Se questa avventura fosse un libro, sono certo che ci sarebbero ancora molte pagine da scrivere, e solo il tempo mi rivelerà se verranno mai scritte.
Nel mentre il viaggio sta continuando, anche se in un ambiente decisamente diverso. Vi invito quindi a continuare a seguirmi. Per chi ancora non lo sapesse potete trovarmi anche su Instagram, mentre se volete potete supportarmi in questa avventura con delle donazioni tramite il mio profilo Ko-fi. Alla prossima.
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