Locarno

Dalla guerra all’alleanza e il nuovo albergo raddoppia

Trovato un accordo per il garni previsto in piazza Grande, proprio accanto a palazzo Marcacci: il privato confinante che si era opposto al progetto nel 2019 si unisce all’iniziativa con un bed&breakfast – Investimento di quasi un milione
Assieme le due nuove strutture alberghiere, contigue a palazzo Marcacci, conteranno una ventina di camere. ©CdT/Chiara Zocchetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
05.01.2022 06:00

Sarà tutto un fiorire di nuovi (o ristrutturati) alberghi il futuro prossimo della direttrice che unisce Muralto con la piazza Grande di Locarno. Si parte dall’incrocio fra le vie San Gottardo e Sempione, dove sono ormai in fase avanzata i lavori per la trasformazione dell’ottocentesca villa liberty costruita dalla famiglia Beretta nel nuovo boutique hotel Villa Rossa. Scendendo verso la città si arriva poi al Grand Hotel, il cui rilancio in grande stile è stato annunciato di recente dall’imprenditore Stefano Artioli. Lo stesso gruppo Artisa intende pure realizzare un nuovo boutique hotel (con un centinaio di camere) nell’edificio di Largo Zorzi che sarà presto lasciato libero dai grandi magazzini Globus. Infine, l’ultimo punto della direttrice si situa proprio in piazza Grande, dove si torna a parlare di un progetto il cui futuro pareva tutt’altro che certo e che invece – fatto curioso – ha ripreso vigore grazie a una guerra trasformatasi in alleanza.

La prima versione tre anni fa

Si era nel gennaio del 2019 quando sul tavolo del Municipio di Locarno era approdata una domanda di costruzione riguardante il numero civico 20 del salotto cittadino: l’edificio rosso posto proprio accanto a palazzo Marcacci. L’obiettivo del progetto promosso dall’imprenditore Rahim Houshmand era ripristinare il ristorante al pianterreno già chiuso da alcuni anni (Il Bottegone, ricordate?) e cambiare parzialmente la destinazione del primo e del secondo piano, con l’inserimento di una struttura alberghiera. Contro tale operazione si era schierato Bernardino Salsano, proprietario dell’altro stabile confinante, la costruzione gialla che ospita a pianterreno il negozio delle Swisscom e che in passato aveva fatto parlare molto di sé per la famosa «torretta» in cemento realizzata all’ultimo piano. Dopo quell’opposizione, del garni non si era più saputo nulla. Fino ad ora, con l’apparizione all’albo comunale di una nuova domanda di costruzione. Questa volta, però, a presentarla sono entrambi i vicini ex belligeranti, per un progetto – sempre di carattere alberghiero – che li unisce invece di dividerli. Il tutto per un investimento complessivo di 950 mila franchi.

Sinergie vantaggiose per tutti

«In entrambi i casi – sottolineano i promotori dell’operazione – gli interventi toccano spazi che non sono mai stati ultimati e quindi abitati nelle ristrutturazioni precedenti (risale al 2010 quella dell’edificio rosso, mentre al 2006 quella del palazzo giallo, ndr.) oppure momentaneamente inutilizzati. I due istanti e proprietari – si legge ancora nella relazione tecnica – hanno deciso di inoltrare le richieste in maniera congiunta con l’obiettivo di conciliare gli interessi di entrambi, nell’ottica di ottimizzare le due proposte cercando delle sinergie a vantaggio di entrambi e soprattutto della Città, che si vedrà arricchita di servizi per la comunità».

Il progetto promosso da Houshmand ricalca sostanzialmente quello originale. Per il ristorante a pianterreno si prevede di mantenere le caratteristiche del locale precedente con alcuni interventi minimi che vanno dalla posa di un nuovo bancone interno al rinnovamento dell’arredo. Il ristorante-pizzeria con bar disporrà di 60 posti in sala, mentre ancora da stabilire il numero di quelli della terrazza esterna. L’esercizio pubblico sarà aperto 7 giorni su 7, dalle 7.30 alla una. L’albergo occuperà invece i due piani superiori, mentre al terzo e al quarto saranno mantenuti gli attuali uffici. L’entrata è prevista dalla piazzetta posteriore e sarà dotata di ricezione. In totale le camere saranno 11 doppie, ognuna con i propri servizi.

Si allarga anche il negozio

Il progetto Salsano toccherà invece anche gli spazi commerciali attualmente occupati da Swisscom. Si prevede infatti il ripristino di parte del piano intermedio, al quale si accede con un ampio scalone. Qui troveranno posto sale riunione e di pausa per gli operatori del negozio. I piani superiori dell’edificio presentano una tipologia molto variegata e saranno valorizzati mantenendo le loro caratteristiche. In particolare nel bed&breakfast sono previste 9 camere, di cui due speciali (suite e loft) doppie, 5 doppie «normali» e 2 singole. Al primo livello troverà anche posto l’area destinata alle colazioni. La durata del cantiere per la ristrutturazione di entrambi gli edifici è stimata in circa quattro mesi.