Dall’acciaio alla qualità: ecco come cambia un quartiere
Un’area di 46.000 metri quadrati destinata a cambiare completamente (o quasi) pelle. Il comparto di Giubiasco occupato dagli anni Trenta del secolo scorso dalle Ferriere Cattaneo si trasformerà dal 2025 in un polo di sviluppo multifunzionale con contenuti abitativi, produttivi, commerciali e di svago e servizio. La fase di mandato di studio in parallelo (promossa dalla stessa ditta in collaborazione con la Alfred Müller SA) si è conclusa nelle scorse settimane dopo sei mesi. A dare la sua impronta all’attuale sedime sarà lo studio Durisch+Nolli Architetti di Massagno, il cui concetto urbanistico è stato preferito agli altri quattro presentati da specialisti ticinesi e provenienti dal resto della Svizzera. Ma la storica azienda, vi starete chiedendo, dove si trasferirà? La parte amministrativa e di engineering resterà salvo sorprese nel Borgo, mentre per quella industriale si sta cercando un’alternativa nel Bellinzonese.
Valorizzazione e riqualifica
Riqualifica e valorizzazione. Sono queste le parole chiave del futuro quartiere denominato «ferriere più» contraddistinto da spazi di qualità e dalla creazione di posti di lavoro ad alto valore aggiunto. «È un progetto importante ed il fatto che ci siano state idee concepite non solo in Ticino ma anche in Svizzera tedesca e francese non farà altro che garantire il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissi», puntualizza l’ingegnere Gian-Luca Lardi, rappresentante della proprietà. Secondo il Programma d’azione comunale elaborato dal Municipio il comparto delle Ferriere Cattaneo rientra fra i cinque poli di sviluppo multifunzionale che impreziosiranno la Bellinzona del 2040 ed oltre. Ecco perché il concetto prefigurato dallo studio Durisch+Nolli è stato sottoposto all’Esecutivo a cui compete la pianificazione.
I contenuti previsti
L’area di circa 50.000 metri quadrati verrà suddivisa in due zone principali. La prima sarà a carattere artigianale e commerciale; s’insedieranno in particolare nuove imprese, delle strutture ricettive e degli spazi multiuso a disposizione della collettività e congressuali. Là dove c’erano la forgia (che verrà recuperata) ed il maglio dovrebbe dunque sorgere una «Kongresshaus» di cui si sente la mancanza nel Bellinzonese, atta ad ospitare eventi di grandi dimensioni, convegni e conferenze. L’altra parte del quartiere, per contro, sarà a contenuti misti con focus su quelli residenziali ma non solo (anche uffici). «Il comparto si svilupperà a tappe, sull’arco di 10-15 anni, in base alle necessità del territorio e secondo tempistiche flessibili. Sarà infatti fondamentale riuscire a coniugare nel modo migliore le due parti», aggiunge Gian-Luca Lardi. Senza dimenticare, naturalmente, l’importanza data al verde, in primis nei pressi di Villa Cattaneo. Si prevede un investimento di circa 200 milioni.
Iter e tempistica
L’incarto, come detto, è ora sul tavolo dell’Esecutivo che dovrà elaborare la variante di Piano regolatore secondo lo spirito di quanto già preconizzato dall’ex Comune di Giubiasco (oggi quartiere). Dopo l’informazione pubblica prevista dalla legge, il messaggio municipale passerà dapprima al vaglio del Legislativo cittadino ed in seguito del Consiglio di Stato. Verosimilmente l’iter dovrebbe concludersi entro il 2022.
L’allora Municipio del Borgo, ricordiamo, per il comparto che si snoda dalla stazione FFS aveva ipotizzato contenuti artigianali, abitativi, amministrativi e commerciali elaborando appunto una variante di PR. Che era giunta allo stadio dell’approvazione per l’area della stazione e dell’esame preliminare per le Ferriere. I proprietari dell’azienda hanno parallelamente svolto degli approfondimenti facendosi promotori di un mandato di studio. I contenuti sono quelli che vi abbiamo svelato in precedenza.