Muzzano

Dalle ceneri di Casa Coray sorgerà un aparthotel

Sul terreno dove negli anni Trenta venne costruita una struttura colonica ora un privato intende realizzare 19 appartamenti con contenuti fruibili anche ai cittadini – Nel 2018 un altro progetto incassò il diniego del Comune
Ai piedi del nucleo di Agnuzzo. © Gaggini Studio d'Architettura
Valentina Coda
05.12.2024 06:00

Con ogni probabilità ciò che sorgeva negli anni Trenta su quel terreno in riva al lago a Muzzano ha tracciato la via per le strutture che si sarebbero potute costruire o meno in futuro. Per la precisione esercizi turistici aperti al pubblico con contenuti fruibili anche dalla popolazione locale. «Pioniere» il celebre collezionista d’arte Han Coray, proprietario dell’Hotel Casa Coray (in cui collocò parte delle sue opere), struttura in zona Predaccio che ancora negli anni Novanta fungeva da colonia per ragazzi con varie attrezzature per lo sport all’aperto e un lido annesso. La struttura è stata demolita da tempo, ma la destinazione del fondo, come detto, è rimasta la stessa. Ora un privato – che ha dato mandato allo studio d’architettura Gaggini di allestire il progetto – vorrebbe recuperare lo «spirito» della casa colonica costruendo, vicino alla Residenza Crystal, un aparthotel di diciannove unità con parcheggi (21, di cui 2 per disabili) e una sala multiuso che si lega al parco giochi e allo spazio verde della vicina residenza. Inizio dei lavori – opposizioni permettendo – giugno 2025.

Gaggini Studio d'Architettura.
Gaggini Studio d'Architettura.

Un concetto «ideale»

Il terreno su cui si vorrebbe far sorgere la struttura ricettiva si colloca sul confine meridionale della Piana del Vedeggio – che nei prossimi decenni, come prevede il Programma d’agglomerato del luganese di terza generazione, sarà investita da un significativo sviluppo urbano – e ai piedi del nucleo di Agnuzzo. Il concetto di aparthotel, scrivono i progettisti nella relazione tecnica, «è ideale per chi si reca in vacanza per intraprendere attività sportive e prevede un’ampia area per le bici elettriche». Le unità, costruite in legno e con ampie terrazze, saranno completamente accessibili a persone con difficoltà motorie e le parti comuni, come la sala multiuso di ottanta metri quadrati fruibile anche da chi non è ospite della struttura, si aprono sul parco giochi e verso il parco pubblico.

Primo tentativo a vuoto

Nel 2018, la domanda preliminare di un altro progetto che prevedeva un unico stabile di cinque piani per un totale di quaranta camere ricevette il diniego da parte del Comune di Muzzano. Così, proprietario e progettisti cambiarono strategia. Decisero di abbandonare il concetto tradizionale di albergo in favore di una «ricettività più sostenibile, con un’offerta destagionalizzata e rivolta a famiglie di diversa estrazione sociale».

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