Luganese

Dare due calci a un pallone non è mai stato così caro

Diversi club e raggruppamenti giovanili della regione hanno dovuto alzare la tassa sociale quest’anno – Il caso più eclatante è quello del R.A. Malcantone, dove la quota è aumentata in media di 200 franchi, fra le proteste di alcuni genitori
©CdT/Gabriele Putzu
Federico Storni
23.08.2023 06:00

La stangata per i genitori degli oltre 350 iscritti del Raggruppamento Allievi Malcantone (RAM) è arrivata a metà agosto. In una lettera il comitato ha infatti annunciato un «cospicuo aumento di circa duecento franchi della tassa sociale», spiegando che la decisione di incrementarla drasticamente (stando a nostre informazioni ora si aggirerebbe attorno ai 500 franchi) è avvenuta «dopo lunga e accesa discussione anche in seno al comitato» e che «era l’unica scelta possibile per permettere a tutto il movimento di sopravvivere». La decisione non ha però fatto l’unanimità e c’è chi si è sfogato sui social media per il rincaro, ritenendolo ingiustificato, mentre alcuni genitori stanno valutando se non iscrivere i figli ad altre società. La tensione è salita a tal punto che nei prossimi giorni, abbiamo appreso, è previsto un incontro chiarificatore tra il comitato e i genitori arrabbiati. Da noi contattato, il presidente Michele Ott ha rimandato qualsivoglia dichiarazione sulla questione a dopo questo incontro.

Confronto difficile

Il caso del RAM è sicuramente quello più eclatante del Distretto, ma non è l’unico. Abbiamo contattato anche gli altri club e ragguppamenti del Luganese e fra quelli che ci hanno risposto in diversi hanno o stanno per ritoccare verso l’alto la tassa sociale.

Prima di vedere perché, però, un’importante premessa: confrontare le tasse sociali non è sempre possibile, perché in esse diverse società fanno entrare diverse cose. Ad esempio alcune comprendono l’equipaggiamento, altre no. Il loro importo dipende poi dalla possibilità di reperire fondi altrove. Ad esempio, la tassa sociale più bassa che abbiamo trovato è del FC Stella Capriasca (150 franchi senza equipaggiamento e nessuna intenzione di alzarla) ed è così contenuta, ci ha spiegato il presidente Simone Fontana, perché il club riesce a ottenere entrate importanti dagli sponsor e partecipando ad alcune manifestazioni, su tutte il carnevale di Tesserete. Per contro, ad esempio, il Rapid Lugano deve contare soprattutto su fondi propri in quanto la ricerca di sponsor è resa difficile dalla vicinissima presenza del FC Lugano. Il risultato è una tassa sociale l’anno scorso di 440 franchi, sempre senza equipaggiamento.

Dove altro è aumentata

Tassa, quella del Rapid, che peraltro sembra destinata a crescere. Il tema, ci dice il presidente Claudio Rusconi, sarà discusso proprio in questi giorni, ma un aumento appare probabile: «Tutto è diventato un po’ più caro, e quindi sono aumentate anche le nostre spese». Per lo stesso motivo anche il Raggruppamento Insema già lo scorso anno ha portato la tassa da 350 a 400 franchi, citando come causa in particolare il rincaro del materiale Adidas: «Viviamo solo delle quote sociali - dice il presidente Christian Buchwald - e la coperta era sempre più corta». Una metafora a cui è ricorso anche il presidente del Raggruppamento Alto Vedeggio Gianpaolo Pontarolo. Per quest’anno la tassa è rimasta invariata (180 franchi al massimo) ma si medita di ritoccarla: «Siamo concorrenziali verso i genitori, ma senza un rialzo rischiamo di esserlo meno a livello di servizi».

Nelle altre società che abbiamo potuto contattare, la tassa sociale è stabile da diversi anni. È il caso dell’AS Breganzona (270 franchi) e del Raggruppamento ABC (250 franchi per il calcio a 11). Stabili i prezzi anche in casa FC Lugano, che per scelta interna non comunica la cifra dato che dipende da diversi fattori, quali la categoria e il numero di allenamenti.

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