Dentro al tendone del Circo Knie: «Venire in Ticino? Ne vale la pena, sempre»
Ad Agno è ormai tutto pronto. La magia, quella del Circo Knie, sta per tornare. Come da tradizione, anche quest'anno, dal 29 novembre all'8 dicembre, lo spettacolo itinerante amato da grandi e piccini approderà in Ticino, per regalare emozioni uniche e tanto divertimento. Nel pratone di via Lugano – lo stesso che ha ospitato lo scorso anno il Knie, per la prima volta – il tendone è già stato montato. Attirando la curiosità di passanti e automobilisti in coda nel traffico. Tra poche ore, le iconiche seggioline rosse si riempiranno di spettatori e avrà inizio la magia. Quella che, da oltre un secolo, non smette di incantare tutta la Svizzera.
Dentro il tendone
Dietro le quinte, nel tendone del Knie, l'emozione è palpabile. Il Ticino, per il giovane Ivan Knie, è un posto importante. «Adoro venire qui, lo dico sempre ai miei amici svizzeri tedeschi. Il pubblico ticinese è un pubblico molto caloroso, davvero speciale per me. Anche durante lo spettacolo, si respira un'energia che pochi altri posti hanno», ci dice con un sorriso il figlio di Géraldine, che rappresenta l'ottava generazione della famiglia.
Alla prima di Agno – unica tappa della Svizzera italiana – mancano ormai poche ore. «È tutto pronto, abbiamo montato tutto», ci spiega l'erede della dinastia Knie. «Questa mattina ho provato il mio numero con i cavalli e anche gli altri artisti si stanno preparando». Tra di loro, c'è anche il comico stand-up ticinese Mike Casa. Ma la sua esibizione è solo una delle novità di quest'edizione. «Nello spettacolo ci saranno anche i Pegasus, la prima band svizzera a partecipare a uno spettacolo del Knie. La loro, però, non sarà una performance tradizionale: in pista proporranno anche effetti visivi speciali, come ologrammi. Di più, quest'anno proporremo anche altre discipline, come il football freestyle». Due ragazzi, «tra i migliori al mondo», che intratterranno il pubblico facendo «una sorta di numero di break dance, ma con la palla». Tra le novità, anche un'esibizione di danza folkloristica georgiana, e molto altro. Ma Ivan non vuole raccontarci troppo, per lasciarci anche un po' di sorpresa.
Quella pista, ancora vuota, tra qualche ora accoglierà il pubblico, in un sottofondo di musica e applausi. Ma dietro, si nasconde molto di più. «Il pubblico vede sempre quello che succede in pista, ma non quello che succede dietro le quinte, dove ci sono tantissimi artisti che lavorano per far funzionare lo spettacolo», racconta il 23.enne. «Basterebbe un solo problema tecnico per fermare lo show. Ma per fortuna, abbiamo tantissimi ragazzi che fanno il massimo per garantire la buona riuscita dello spettacolo».
Pochi preparativi, ma tante emozioni
Nonostante l'emozione, dentro e fuori il tendone si respira anche una certa calma. Sono poche le persone che si muovono dietro le quinte per terminare i preparativi, o gli artisti che si allenano. «Abbiamo già fatto tantissimi spettacoli in questa stagione, ormai siamo alla fine», ci ricorda il giovane. «Lo show ha già un certo rodaggio, dunque non ci sono molte prove da fare, a parte quelle che riguardano la parte tecnica. Gli artisti si allenano in ogni caso, per conto loro». Poco più avanti, nella penombra del tendone, due ragazzi, Carmen e Holler, stanno spostando una pedana circolare. I due giovani, che arrivano dalla Spagna, sono i pattinatori acrobatici del Circo Knie. Si stanno riscaldando, prima di provare il loro numero.
Nel frattempo, qualche altro tecnico fa capolino, per accertarsi che ogni cosa sia al suo posto. Come detto, alla fine della stagione non manca molto. La tappa ticinese precede l'ultima – quella di Lucerna – che inizierà il 12 dicembre e finirà il 5 gennaio. «Anche quest'anno, concluderemo la tournée a Lucerna, per le feste natalizie. È una tradizione che abbiamo da alcuni anni, e funziona molto bene. Per l'occasione allestiamo anche una tenda in cui facciamo la fondue per il pubblico», racconta Ivan Knie, emozionato. Ma anche per il Ticino ci sono grandi speranze. «Fino ad ora, le prevendite sono andate molto bene, meglio ancora dello scorso anno. Siamo molto contenti, ed è bellissimo essere ricevuti in questo modo. Ci fa capire che ne vale davvero la pena, nonostante gli sforzi che richiede venire qui». Fare tappa nella Svizzera italiana, per il Circo Knie, non è infatti una passeggiata. «Agno non è proprio dietro l'angolo», confessa Ivan, ridendo. «Anche montare e smontare il tendone non è evidente: è anche per questo che abbiamo ridotto le nostre tappe a 25 città. Un tempo erano 48, e prima ancora 60».
Carmen e Holler, i due pattinatori acrobatici, hanno concluso la loro sessione di stretching. Si infilano i pattini, salgono sulla pedana e iniziano a sfrecciare, in cerchio, prima di esibirsi in numeri acrobatici da far venire i brividi. «Adesso ci alleniamo un'ora, massimo due, al giorno», ci racconta Holler. «Ma all'inizio serviva molto di più». «Anche per imparare a non farsi venire mal di testa, o voglia di vomitare», ci dice Carmen ridendo, dopo la sua esibizione da capogiro – in tutti i sensi – tra infinite piroette e acrobazie da lasciare senza fiato.
Ivan Knie ci accompagna all'uscita del tendone. Anche quest'anno, il giovane intratterrà il pubblico con i suoi cavalli. «Il numero cambia ogni stagione. L'anno scorso presentavo trenta cavalli, quest'anno invece salirò in sella a uno di loro mentre tutti gli altri esemplari di cavalli bianchi arabi staranno attorno a me, in un gioco di figure e movimenti». Saranno tante, insomma, le novità in casa Knie, che quest'anno faranno emozionare, come sempre, sia i più grandi sia i più piccoli. «Chi verrà a vederci assisterà a uno spettacolo completamente nuovo. Non si può paragonare a quello dello scorso anno. Sono fiero di mia madre e della mia famiglia, per quello che siamo riusciti a portare a termine. Negli ultimi anni ci siamo rinnovati tantissimo. Questo spettacolo, per me, è veramente incredibile». E noi siamo sicuri che sarà davvero così.