Nessun reato

Denunce penali alla sindaca di Cureglia: tre decreti di non luogo a procedere

Le accuse mosse a Tessa Gambazzi Pagnamenta dai municipali Michele Moor e Stefano Rezzonico sono finite in un nonnulla: «È stato un accanimento sistematico nei miei confronti per instillare il dubbio nella popolazione, e sono convinta che il mio essere donna e sindaca non piaccia»
Tessa Gambazzi Pagnamenta. © Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Federico Storni
16.01.2025 06:00

Sono finite in un nonnulla tutte le denunce penali mosse alla sindaca di Cureglia Tessa Gambazzi Pagnamenta la scorsa primavera. Fra ottobre e novembre il sostituto procuratore Andrea Maria Balerna ha infatti emanato tre decreti di non luogo a procedere, nel frattempo cresciuti in giudicato. A denunciare la sindaca erano stati gli attuali municipali di Cureglia Michele Moor e Stefano Rezzonico: entrambi la accusavano di falsità in documenti per aver modificato un verbale di Consiglio comunale e Rezzonico singolarmente per una questione di accesso agli atti. Queste e altre questioni sono poi state oggetto di numerose segnalazioni alla Sezione enti locali (SEL) e le decisioni giunte in merito sono finora pure favorevoli alla sindaca. Il CdT ha potuto visionare i decreti di non luogo a procedere, mentre lo stesso Municipio in occasione dell’ultimo CC aveva dato un primo aggiornamento riguardo alle segnalazioni alla SEL. Nel frattempo, ci riferisce la sindaca, stanno giungendo altre risposte, senza che di nuovo siano emerse irregolarità.

Una modifica che nulla cambia

L’accusa penale principale mossa a Gambazzi Pagnamenta riguardava l’aggiunta di un «subito» nella correzione del verbale del Consiglio comunale di dicembre 2023. A mente di Moor e Rezzonico, tale modifica cambiava il senso della dichiarazione a favore del Municipio, in quanto avrebbe fatto risultare, contrariamente al vero, che l’Esecutivo aveva informato «subito» il presidente della Commissione della gestione dell’esistenza di un nuovo debito. Per il procuratore Balerna, invece, «le modifiche del testo non cambiano in alcun modo la sostanza e il significato della frase». Esse, inoltre, «non rappresentano i fatti in un modo più favorevole al sindaco o ad altri». Per arrivare alle sue conclusioni, Balerna non ha ritenuto necessarie convocare e sentire Gambazzi Pagnamenta: «Chi mi conosce sa che sarei incapace di fare le cose imputatemi - ci dice la sindaca. - E il procuratore ha infatti ritenuto le denunce inverosimili. Per fortuna buona parte della popolazione l’aveva capito». Ad aprile, infatti, Moor aveva sfidato Gambazzi Pagnamenta per la poltrona di sindaco, senza successo, citando quale motivazione per la discesa in campo proprio le presunte malefatte.

«Sono donna e ciò non piace»

Se la sindaca ha deciso di rendere noto l’esito delle denunce penali a suo carico – «Sono a disposizione di chi volesse documentarsi e verificare», afferma - è anche perché esse erano state pubblicizzate da chi le aveva inoltrate. «La popolazione è stata coinvolta ampiamente, tramite volantinaggio e post sui social. C’è stata una sistematica denuncia nei miei confronti che mi ha dato molto fastidio. Mi rattrista la mancanza di rispetto: sono stata segnalata innumerevoli volte alla SEL per presunte irregolarità, non le conto nemmeno più! E nessuna irregolarità è stata trovata e di conseguenza nessun provvedimento nei miei confronti è stato preso. Sono perfino stata segnalata alla Sezione forestale per aver presumibilmente gettato degli scarti del giardino nel mio bosco vicino a casa! È triste e preoccupante che la sistematica denuncia nei miei confronti finisca per instillare nella popolazione il dubbio che la sindaca violi costantemente la legge, commetta irregolarità e soprattutto agisca nella continua illegalità, mentre i denuncianti appaiono come figure rette, integre e probe. Ciò mina la sicurezza del diritto e la fiducia nelle Istituzioni. Sono convinta che il mio essere donna e sindaca non piaccia, questa è la realtà».

I grattacapi finanziari

All’origine della querelle ci sarebbe un problema finanziario e la sua mancata comunicazione tempestiva. A distanza di un anno la situazione non è migliorata – Cureglia ha un problema di liquidità a cui fa capo accendendo prestiti milionari con le banche – e anche per questo lo scorso dicembre il Consiglio comunale ha bocciato il Preventivo 2025, gettando il Comune in gestione provvisoria dal 1. gennaio. «Non possiamo fare operazioni finanziarie se non c’è una base legale o se non sono dettate dall’urgenza – spiega Gambazzi Pagnamenta. – ad esempio, se si rompe il pulmino della scuola gli alunni non andranno a fare ginnastica. Ma non possiamo nemmeno incassare soldi che non siano imposte e gli effetti si sentono già: per esempio vorremmo affittare dei posteggi comunali ma non possiamo farlo». Ma se si è arrivati a questo punto, afferma la sindaca, «non è perché Cureglia ha fatto male i compiti. Tanti Comuni si trovano in condizioni simili alla nostra, con l’esplosione delle spese di gestione corrente – d’altronde i costi sono esplosi dappertutto, lo vediamo anche nelle nostre vite familiari e professionali – e la stagnazione del gettito fiscale». Detto ciò, dopo la bocciatura del Preventivo «il Municipio si è chinato subito e alacremente per rivederlo. Non lo riproporremo uguale e stiamo ragionando sulla riorganizzazione dell’Amministrazione. D’altronde, avevamo preso questa direzione già in autunno, quando abbiamo cominciato a pensare al contenimento della spesa. Ma è difficile tagliare e fare risparmi importanti già nel 2025: esplicheranno piuttosto i loro effetti nel corso della legislatura». Verrà riproposto l’aumento del moltiplicatore di 10 punti percentuali? «Non abbiamo ancora deciso, ma stiamo ripensando anche questa proposta». Da notare che in tutto ciò il Comune non ha ancora nemmeno un Preventivo per il 2024: esso è stato impugnato da un cittadino e si attende una decisione del Consiglio di Stato.

La Commissione "fantasma"

In questi mesi Cureglia è anche andata incontro ad altri problemi. Il Municipio – riferisce l’Esecutivo stesso rispondendo a un'interpellanza – si è ad esempio «purtroppo dimenticato» di costituire le Commissioni a inizio legislatura, e dunque in particolare la Commissione cultura, composta da politici e cittadini, è stata per mesi soltanto presunta tale, malgrado abbia regolarmente lavorato. Sarà formalmente costituita a breve. C’è poi un’altra questione che si è invece risolta: È infatti cresciuta in giudicato la licenza edilizia per realizzare la nuova centrale termica dell’istituto scolastico. Il ritardo di un anno – costato 40.000 franchi per l’affitto di una centrale provvisoria – è stato anche dovuto al ricorso di un cittadino.

Correlati
Cureglia, la sindaca replica agli attacchi
Tessa Gambazzi Pagnamenta: «Non credo che la competizione elettorale debba proteggere le persone maleducate, prepotenti e scorrette, permettendo loro di attribuire ad altri l'adempimento di reati penali mai avvenuti e passarla liscia»